Investing.com – L’euro è sceso contro il dollaro statunitense questo mercoledì, nei timori riguardo alla decisione della Banca Centrale Europea in conclusione al vertice di giovedì.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3414, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3516, in calo dello 0,49%.
Supporto a 1,3457, minimo di martedì e resistenza a 1,3592, massimo della seduta.
Il sentimento sulla moneta unica si è indebolito nei timori che il Presidente BCE Mario Draghi possa offrire delle indicazioni circa una preoccupazione della banca sull’impatto dell’apprezzamento dell’euro nella ripresa economica dell’area.
Si prevede che la BCE mantenga invariato il tasso allo 0,75% giovedì, mentre la conferenza stampa del Presidente Mario Draghi sarà seguita per avere indicazioni sul futuro della politica monetaria.
La moneta unica resta supportata in seguito ai dati di mercoledì che hanno mostrato che l’indice PMI relativo ai servizi della zona euro è migliorato al massimo di 10 mesi a gennaio con una lettura di 48,6 a gennaio da una lettura rivista di 47,2 nel mese precedente, indicando segni di ripresa nell’area.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,44% a 0,8634. L’euro è sceso anche contro lo yen, ma resta vicino al massimo di 33 mesi, con EUR/JPY in calo dello 0,42% to 126,63.
Lo yen si è indebolito ulteriormente in seguito all’annuncio del Governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa, il quale ha dichiarato che concluderà il suo mandato di 5 anni 2 settimane prima della scadenza dell’8 aprile, insieme ai suoi 2 vice.
Questa decisione potrebbe accelerare lo spostamento verso misure di allentamento più aggressive da parte della banca centrale, con le pressioni del Primo Ministro Shinzo Abe verso misure contro la deflazione.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3414, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3516, in calo dello 0,49%.
Supporto a 1,3457, minimo di martedì e resistenza a 1,3592, massimo della seduta.
Il sentimento sulla moneta unica si è indebolito nei timori che il Presidente BCE Mario Draghi possa offrire delle indicazioni circa una preoccupazione della banca sull’impatto dell’apprezzamento dell’euro nella ripresa economica dell’area.
Si prevede che la BCE mantenga invariato il tasso allo 0,75% giovedì, mentre la conferenza stampa del Presidente Mario Draghi sarà seguita per avere indicazioni sul futuro della politica monetaria.
La moneta unica resta supportata in seguito ai dati di mercoledì che hanno mostrato che l’indice PMI relativo ai servizi della zona euro è migliorato al massimo di 10 mesi a gennaio con una lettura di 48,6 a gennaio da una lettura rivista di 47,2 nel mese precedente, indicando segni di ripresa nell’area.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,44% a 0,8634. L’euro è sceso anche contro lo yen, ma resta vicino al massimo di 33 mesi, con EUR/JPY in calo dello 0,42% to 126,63.
Lo yen si è indebolito ulteriormente in seguito all’annuncio del Governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa, il quale ha dichiarato che concluderà il suo mandato di 5 anni 2 settimane prima della scadenza dell’8 aprile, insieme ai suoi 2 vice.
Questa decisione potrebbe accelerare lo spostamento verso misure di allentamento più aggressive da parte della banca centrale, con le pressioni del Primo Ministro Shinzo Abe verso misure contro la deflazione.