Investing.com – L’euro tiene i guadagni contro il dollaro statunitense questo martedì, in seguito alle dichiarazioni del Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, durante un discorso presso il Parlamento Spagnolo a Madrid.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3520, il massimo dal 7 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3493, in salita dello 0,30%.
Supporto a 1,3436, minimo della seduta e resistenza a 1,3576, massimo del 7 febbraio.
Oggi i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è salita dello 0,7% a dicembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,2% dopo un calo dello 0,7% nel mese precedente.
I dati del mese precedente sono stati rivisti al ribasso al minimo dello 0,7% contro il calo riportato precedentemente dello 0,3%.
La produzione industriare in Germania, la principale economia della zona euro, è salita dello 0,8% a dicembre, dopo essere scesa per quattro mesi consecutivi, segnalando un miglioramento della zona euro.
La zona euro rilascerà domani i dati preliminari sul PIL del 4° trimestre; la produzione industriale rappresenta circa il 20% della produzione totale.
L’euro è in salita contro la sterlina, con EUR/GBP in salita di un punto percentuale a 0,8673, ed è in salit anche contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,55% a 126,43.
La sterlina è scesa contro il dollaro dopo che la BoE ha dichiarato che l’economia conoscerà una “lenta ma sostenuta ripresa” nei prossimi tre anni “rispecchiando le aspettative della domanda globale e della capacità dell’economia interna”.
Il report ha mostrato che l’inflazione sarà intorno al 2,3% tra 2 anni, contro la previsione dell’1,8% di novembre, prima di scendere sotto il target del 2% nel primo trimestre 2016.
La banca ha aggiunto che la crescita economica resterà sotto il livello pre-crisi fino al 2015 e che è pronta a fornire un ulteriore stimolo per spingere la ripresa.
Il sentimento sullo yen resta invece cauto in attesa del vertice del G20 che inizierà venerdì, nel corso del quale probabilmente si parlerà di svalutazione delle valute competitive.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3520, il massimo dal 7 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3493, in salita dello 0,30%.
Supporto a 1,3436, minimo della seduta e resistenza a 1,3576, massimo del 7 febbraio.
Oggi i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è salita dello 0,7% a dicembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,2% dopo un calo dello 0,7% nel mese precedente.
I dati del mese precedente sono stati rivisti al ribasso al minimo dello 0,7% contro il calo riportato precedentemente dello 0,3%.
La produzione industriare in Germania, la principale economia della zona euro, è salita dello 0,8% a dicembre, dopo essere scesa per quattro mesi consecutivi, segnalando un miglioramento della zona euro.
La zona euro rilascerà domani i dati preliminari sul PIL del 4° trimestre; la produzione industriale rappresenta circa il 20% della produzione totale.
L’euro è in salita contro la sterlina, con EUR/GBP in salita di un punto percentuale a 0,8673, ed è in salit anche contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,55% a 126,43.
La sterlina è scesa contro il dollaro dopo che la BoE ha dichiarato che l’economia conoscerà una “lenta ma sostenuta ripresa” nei prossimi tre anni “rispecchiando le aspettative della domanda globale e della capacità dell’economia interna”.
Il report ha mostrato che l’inflazione sarà intorno al 2,3% tra 2 anni, contro la previsione dell’1,8% di novembre, prima di scendere sotto il target del 2% nel primo trimestre 2016.
La banca ha aggiunto che la crescita economica resterà sotto il livello pre-crisi fino al 2015 e che è pronta a fornire un ulteriore stimolo per spingere la ripresa.
Il sentimento sullo yen resta invece cauto in attesa del vertice del G20 che inizierà venerdì, nel corso del quale probabilmente si parlerà di svalutazione delle valute competitive.