Investing.com – L’euro è sceso contro il dollaro statunitense questo mercoledì, mentre gli investitori attendono l’esito del vertice di giovedì della Banca Centrale Europea.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3554, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3556, in calo dello 0,20%.
Supporto a 1,3457, minimo di martedì e resistenza a 1,3658, massimo di lunedì.
La moneta unica resta supportata in seguito ai dati di mercoledì che hanno mostrato che l’indice PMI relativo ai servizi della zona euro è migliorato al massimo di 10 mesi a gennaio, indicando segni di ripresa nell’area.
Tuttavia, il report ha mostrato che la distanza tra Germania e Francia è aumentata, con l’indice PMI della Germania che ha segnato il principale aumento mensile dall’agosto 2009, mentre l’indice PMI francese è sceso al minimo di quasi 4 anni.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio nel blocco della moneta unica sono scese a dicembre.
Si prevede che la BCE mantenga invariato il tasso allo 0,75% giovedì, mentre la conferenza stampa del Presidente Mario Draghi sarà seguita per avere indicazioni sul futuro della politica monetaria.
L’euro è vicino al massimo di 15 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,05% a 0,8667 ed ha toccato il massimo di 33 mesi contro uno yen più debole, con EUR/JPY in calo dello 0,02% to 127,15.
Lo yen si è indebolito ulterioremente in seguito all’annuncio del Governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa, il quale si dimetterà tre settimane prima del termine del suo mandato di 5 anni che scadrà ad aprile; questa decisione potrebbe accelerare lo spostamento verso misure di allentamento più aggressive da parte della banca centrale.
Intanto, la sterlina è rimasta sotto pressione, per via dei timori verso la possibile minaccia di una tripla recessione ed il rischio legato al mantenimento della tripla A di rating.
La Germania pubblicherà i dati sugli ordinativi industriali nel corso della seduta.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3554, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3556, in calo dello 0,20%.
Supporto a 1,3457, minimo di martedì e resistenza a 1,3658, massimo di lunedì.
La moneta unica resta supportata in seguito ai dati di mercoledì che hanno mostrato che l’indice PMI relativo ai servizi della zona euro è migliorato al massimo di 10 mesi a gennaio, indicando segni di ripresa nell’area.
Tuttavia, il report ha mostrato che la distanza tra Germania e Francia è aumentata, con l’indice PMI della Germania che ha segnato il principale aumento mensile dall’agosto 2009, mentre l’indice PMI francese è sceso al minimo di quasi 4 anni.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio nel blocco della moneta unica sono scese a dicembre.
Si prevede che la BCE mantenga invariato il tasso allo 0,75% giovedì, mentre la conferenza stampa del Presidente Mario Draghi sarà seguita per avere indicazioni sul futuro della politica monetaria.
L’euro è vicino al massimo di 15 mesi contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,05% a 0,8667 ed ha toccato il massimo di 33 mesi contro uno yen più debole, con EUR/JPY in calo dello 0,02% to 127,15.
Lo yen si è indebolito ulterioremente in seguito all’annuncio del Governatore della Banca del Giappone Masaaki Shirakawa, il quale si dimetterà tre settimane prima del termine del suo mandato di 5 anni che scadrà ad aprile; questa decisione potrebbe accelerare lo spostamento verso misure di allentamento più aggressive da parte della banca centrale.
Intanto, la sterlina è rimasta sotto pressione, per via dei timori verso la possibile minaccia di una tripla recessione ed il rischio legato al mantenimento della tripla A di rating.
La Germania pubblicherà i dati sugli ordinativi industriali nel corso della seduta.