Investing.com – L’euro è sceso al minimo della sessione contro il dollaro USA questo mercoledì, ma le perdfite restano limitate dalle aspettative che la Banca Centrale Europea agirà presto contro la crisi del debito nella zona euro.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD è sceso a 1,2345 , il minimo da lunedì, successivamente il cambio si è attestato a 1,2361, in calo dello 0,31%.
Supporto a breve termine a 1,2341, minimo di lunedì e resistenza a 1,2441, massimo di martedì e di quasi un mese.
Il sentimento sui mercati è rimasto supportato dalle aspettative che la BCE possa presto agire per abbassare il rendimento dei titoli spagnoli ed italiani dopo che la BCE ha dichiarato la scorsa settimana che la banca potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond.
L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha rivisto le previsioni per la Grecia a negativo da stabile, avvertendo che Atene probabilmente non rispetterà gli obiettivi finanziari posti dai creditori internazionali, il ché potrebbe causare un default.
I dati ufficiali nella zona euro hanno mostrato che gli effetti della crisi stanno continuando a farsi sentire sulla principale economia del blocco.
La produzione industriale in Germania è scesa dello 0,9% a giugno, più del previsto calo dello 0,8% e contro l’aumento dell’1,7% di maggio.
I dati di martedì hanno mostrato un calo degli ordinativi industriali dell’1,7% a giugno, quasi in doppio del previsto calo dell’1%.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,55% a 0,7892, dopo le dichiarazioni del Governatore BoE King in seguito al report trimestrale sull’inflazione.
La sterlina è stata sostenuta dalle dichiarazioni del Governatore King, il quale ha affermato che tagliare i tassi di interesse può essere controproducente anziché positivo.
La BoE ha dichiarato che il tasso di crescita economica in due anni sarà intorno al 2%, significativamente al di sotto delle previsione di maggio per una crescita del 2,67%.
La banca centrale ha dichiarato che l’inflazione sarà sotto l’1,7% in 2 anni, con rischi di essere al di sopra o al di sotto del 2%.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD è sceso a 1,2345 , il minimo da lunedì, successivamente il cambio si è attestato a 1,2361, in calo dello 0,31%.
Supporto a breve termine a 1,2341, minimo di lunedì e resistenza a 1,2441, massimo di martedì e di quasi un mese.
Il sentimento sui mercati è rimasto supportato dalle aspettative che la BCE possa presto agire per abbassare il rendimento dei titoli spagnoli ed italiani dopo che la BCE ha dichiarato la scorsa settimana che la banca potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond.
L’agenzia di rating Standard and Poor’s ha rivisto le previsioni per la Grecia a negativo da stabile, avvertendo che Atene probabilmente non rispetterà gli obiettivi finanziari posti dai creditori internazionali, il ché potrebbe causare un default.
I dati ufficiali nella zona euro hanno mostrato che gli effetti della crisi stanno continuando a farsi sentire sulla principale economia del blocco.
La produzione industriale in Germania è scesa dello 0,9% a giugno, più del previsto calo dello 0,8% e contro l’aumento dell’1,7% di maggio.
I dati di martedì hanno mostrato un calo degli ordinativi industriali dell’1,7% a giugno, quasi in doppio del previsto calo dell’1%.
L’euro è in calo contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,55% a 0,7892, dopo le dichiarazioni del Governatore BoE King in seguito al report trimestrale sull’inflazione.
La sterlina è stata sostenuta dalle dichiarazioni del Governatore King, il quale ha affermato che tagliare i tassi di interesse può essere controproducente anziché positivo.
La BoE ha dichiarato che il tasso di crescita economica in due anni sarà intorno al 2%, significativamente al di sotto delle previsione di maggio per una crescita del 2,67%.
La banca centrale ha dichiarato che l’inflazione sarà sotto l’1,7% in 2 anni, con rischi di essere al di sopra o al di sotto del 2%.