Investing.com – L’euro è salito contro il dollaro questo mercoledì, in seguito all’asta di BTP a 5 e 10 anni che ha incontrato una forte domanda da parte degli investitori ma ha visto salire il rendimento.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3122, il massimo da lunedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,3105, in salita dello 0,33%.
Supporto a 1,3017 minimo di martedì e di sette settimane e resistenza a 1,3070.
L’Italia ha collocato l’intero importo di 6,5 miliardi di euro due giorni dopo le elezioni terminate senza una maggioranza la Senato; una prospettiva che fa salire i timori di un periodo di instabilità che possa innescare la crisi nella zona euro.
Il rendimento medio dei BTP a 10 anni è stato del 4,83%, contro il 4,17% dell’asta simile dello scorso mese; mentre i titoli a 5 anni hanno segnato un rendimento medio del 3,59% contro il 2.94% di gennaio.
Il sentimento resta cauto, con gli investitori in attesa degli sviluppi politici in Italia, dopo il mancato raggiungimento di una maggioranza al Senato.
Gli investitori attendono inoltre il secondo giorno di testimonianza del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. Ieri Ben Bernanke ha difeso il programma della banca, dichiarando che i vantaggi controbilanciavano i possibili costi.
L’euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,23%, ed è pressoché invariato contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,03% a 120,10.
Sempre oggi l’ONS ha confermato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre a dicembre, in linea con le stime iniziali e con le previsioni degli economisti.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli e sulle vendite di case in corso, mentre il Presidente BCE Mario Draghi interverrà ad un evento in Germania.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3122, il massimo da lunedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,3105, in salita dello 0,33%.
Supporto a 1,3017 minimo di martedì e di sette settimane e resistenza a 1,3070.
L’Italia ha collocato l’intero importo di 6,5 miliardi di euro due giorni dopo le elezioni terminate senza una maggioranza la Senato; una prospettiva che fa salire i timori di un periodo di instabilità che possa innescare la crisi nella zona euro.
Il rendimento medio dei BTP a 10 anni è stato del 4,83%, contro il 4,17% dell’asta simile dello scorso mese; mentre i titoli a 5 anni hanno segnato un rendimento medio del 3,59% contro il 2.94% di gennaio.
Il sentimento resta cauto, con gli investitori in attesa degli sviluppi politici in Italia, dopo il mancato raggiungimento di una maggioranza al Senato.
Gli investitori attendono inoltre il secondo giorno di testimonianza del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. Ieri Ben Bernanke ha difeso il programma della banca, dichiarando che i vantaggi controbilanciavano i possibili costi.
L’euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,23%, ed è pressoché invariato contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,03% a 120,10.
Sempre oggi l’ONS ha confermato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre a dicembre, in linea con le stime iniziali e con le previsioni degli economisti.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli e sulle vendite di case in corso, mentre il Presidente BCE Mario Draghi interverrà ad un evento in Germania.