Investing.com - L’euro è in salita contro il dollaro questo martedì dal momento che sul dollaro continua a pesare l’incertezza sulla tempistica della riduzione del programma di stimolo della Federal Reserve.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,10% a 1,3774, vicino al massimo di due anni di 1,3831 raggiunto il 25 ottobre.
Supporto a 1,3726, il minimo di lunedì e resistenza a breve termine a 1,3809.
Gli investitori restano cauti in attesa dell’esito dei due giorni di vertice di politica monetaria della Fed previsto per oggi, e ci si aspetta che la banca annunci una leggera riduzione del ritmo del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese.
L’attenzione dei mercati sarà rivolta ai dati sull’inflazione USA previsti nel corso della seduta tra i timori che le previsioni limitate sull’inflazione potrebbero spingere la Fed a mantenere attivo il programma di stimolo per un periodo più lungo.
La richiesta di euro continua ad essere sostenuta dopo i dati di ieri che hanno mostrato un aumento dell’indice composito dei direttori acquisti a novembre nella zona euro al massimo di tre mesi, indicando che i policymakers della Banca Centrale Europea non dovranno rafforzare le misure di stimolo.
L’attività manifatturiera in Germania è salita al massimo di 30 mesi ma la contrazione in Francia è aumentata a novembre, alimentando i timori che il paese potrebbe ricadere nella recessione.
L’euro non si è allontanato dal picco di cinque anni contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,08% a 141,85.
Il dollaro è in calo contro lo yen, con USD/JPY che scende dello 0,05% a 102,96, staccandosi dal massimo di cinque anni raggiunto venerdì di 103,91.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,10% a 1,3774, vicino al massimo di due anni di 1,3831 raggiunto il 25 ottobre.
Supporto a 1,3726, il minimo di lunedì e resistenza a breve termine a 1,3809.
Gli investitori restano cauti in attesa dell’esito dei due giorni di vertice di politica monetaria della Fed previsto per oggi, e ci si aspetta che la banca annunci una leggera riduzione del ritmo del suo programma di acquisti da 85 miliardi di dollari al mese.
L’attenzione dei mercati sarà rivolta ai dati sull’inflazione USA previsti nel corso della seduta tra i timori che le previsioni limitate sull’inflazione potrebbero spingere la Fed a mantenere attivo il programma di stimolo per un periodo più lungo.
La richiesta di euro continua ad essere sostenuta dopo i dati di ieri che hanno mostrato un aumento dell’indice composito dei direttori acquisti a novembre nella zona euro al massimo di tre mesi, indicando che i policymakers della Banca Centrale Europea non dovranno rafforzare le misure di stimolo.
L’attività manifatturiera in Germania è salita al massimo di 30 mesi ma la contrazione in Francia è aumentata a novembre, alimentando i timori che il paese potrebbe ricadere nella recessione.
L’euro non si è allontanato dal picco di cinque anni contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,08% a 141,85.
Il dollaro è in calo contro lo yen, con USD/JPY che scende dello 0,05% a 102,96, staccandosi dal massimo di cinque anni raggiunto venerdì di 103,91.