Investing.com – L’euro ha tenuto i guadagni contro il dollaro USA negli scambi di stamane, vicino al massimo di sette settimane, con la speculazione che la Federal Reserve sia vicina ad un ulteriore allentamento che ha pesato sul biglietto verde.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2572, il massimo dal 4 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2552, in salita dello 0,19%.
Supporto a 1,2430, minimo di mercoledì e resistenza a 1,2626, massimo del 3 luglio.
Il dollaro si è indebolito dopo i verbali Fed che hanno mostrato che diversi membri del consiglio pensano che un ulteriore allentamento possa essere garantito “abbastanza presto” a meno che non ci sia la prova di un miglioramento “sostanziale e sostenibile” della ripresa economica.
Nella zona euro i dati hanno mostrato che l’attività manifatturiera è migliorata ad agosto ma è rimasta in territorio negativo per il dodicesimo mese consecutivo, mentre l’attività del settore servizi è sceso al minimo di 2 mesi.
L’indice manifatturiero PMI della zona euro è sceso a 45,3 ad agosto, da una lettura di 44,0 a luglio, contro le previsioni di una lettura a 44,2.
L’attività del settore dei servizi della zona euro è scesa a 47,5 ad agosto, da una lettura di 47,9 a luglio, contro le previsioni di una lettura a 47,7.
In Germania il settore manifatturiero è migliorato per la prima volta da gennaio questo mese, ma è rimasto in territorio negativo per il sesto mese consecutivo.
I dati giungono dopo un report che mostra che l’attività manifatturiera in Cina è scesa al minimo di nove mesi ad agosto, alimentando i timori sulla seconda economia mondiale.
L’euro è in salita contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,19% a 0,7904 ed EUR/JPY in salita dello 0,23% a 98,68.
Gli Usa rilasceranno i dati settimanali sulle richiesta di sussidio di disoccupazione, seguiti dall’attività manifatturiera e dai dati ufficiali sulle vendite di case nuove.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2572, il massimo dal 4 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2552, in salita dello 0,19%.
Supporto a 1,2430, minimo di mercoledì e resistenza a 1,2626, massimo del 3 luglio.
Il dollaro si è indebolito dopo i verbali Fed che hanno mostrato che diversi membri del consiglio pensano che un ulteriore allentamento possa essere garantito “abbastanza presto” a meno che non ci sia la prova di un miglioramento “sostanziale e sostenibile” della ripresa economica.
Nella zona euro i dati hanno mostrato che l’attività manifatturiera è migliorata ad agosto ma è rimasta in territorio negativo per il dodicesimo mese consecutivo, mentre l’attività del settore servizi è sceso al minimo di 2 mesi.
L’indice manifatturiero PMI della zona euro è sceso a 45,3 ad agosto, da una lettura di 44,0 a luglio, contro le previsioni di una lettura a 44,2.
L’attività del settore dei servizi della zona euro è scesa a 47,5 ad agosto, da una lettura di 47,9 a luglio, contro le previsioni di una lettura a 47,7.
In Germania il settore manifatturiero è migliorato per la prima volta da gennaio questo mese, ma è rimasto in territorio negativo per il sesto mese consecutivo.
I dati giungono dopo un report che mostra che l’attività manifatturiera in Cina è scesa al minimo di nove mesi ad agosto, alimentando i timori sulla seconda economia mondiale.
L’euro è in salita contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,19% a 0,7904 ed EUR/JPY in salita dello 0,23% a 98,68.
Gli Usa rilasceranno i dati settimanali sulle richiesta di sussidio di disoccupazione, seguiti dall’attività manifatturiera e dai dati ufficiali sulle vendite di case nuove.