Investing.com - Il dollaro neozelandese ha concluso la settimana scorsa in salita contro la controparte statunitense, recuperando gran parte del terreno perso nelle speranze di concrete misure per risolvere la crisi del debito della zona euro.
Il cambio NZD/USD ha toccato venerdì 0,7845, il minimo dal 15 giugno; la coppia successivamente si è attestata a 0,7900 alla chiusura dei mercati, in calo dello 0,11% rispetto alla settimana.
Supporto a 0,7812, minimo del 15 giugno e resistenza a 0,8016, massimo di giovedì scorso e di 7 settimane.
Il sentimento del mercato si è rafforzato venerdì,
dopo l’annuncio della BCE di aver allentato la rigidità dei presiti alle banche centrali.
Intanto la Cancelliera tedesca Angela Merkel ed i leader di Francia, Italia e Spagna hanno deciso di spingere un piano di crescita di 130 miliardi di euro per le economie in difficoltà nel corso di un summit UE tenutosi ad inizio settimana.
Il dollaro neozelandese è salito al massimo di 7 settimane contro il biglietto verde durante la sessione asiatica di giovedì, dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia è cresciuta dell’1,1% nei primi tre mesi del 2012, contro le aspettative di un aumento dello 0,5% ed in seguito all’aumento dello 0,5% nel trimestre precedente.
I dati fanno seguito a quelli che mostrano un aumento del deficit del paese a 2,8 miliardi di dollari neozelandesi nel primo trimestre, contro le aspettative di un deficit a 1,1 miliardi di dollari neozelandesi per via del calo dei prezzi all’esportazione dei caseari e dell’olio, e per via di una maggiore importazione di petrolio.
Ma il kiwi è andato sotto pressione tra il report sul manifatturiero cinese che ha mostrato un netto calo ed il rallentamento della produttività nella zona euro, che ha visto gli investitori cercare la sicurezza del dollaro.
Il biglietto verde è rimasto supportato dalla Federal Reserve che ha esteso il suo programma di allentamento monetario, ma che non ha implementato misure più aggressive per spingere la crescita in seguito al meeting di mercoledì.
La Fed ha annunciato di aver esteso l’attuale programma di acquisto di bond conosciuto come “Operazione Twist”, fino alla fine dell’anno, aggiungendo di essere pronta per ulteriori step.
La banca centrale statunitense ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2012, ed ha ribadito i piani per tenere gli interessi al record minimo fino a fine 2014.
Nella prossima settimana, gli investitori attenderanno il prossimo summit UE, nelle aspettative verso una maggiore integrazione fiscale che possa portare il fondo di salvataggio del blocco all’acquisto di debito del governo.
Gli USA rilasceranno i report sull’inflazione, sulla produzione manifatturiera e sulla vendita di case nuove.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 25 giugno
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sulla vendita di case nuove, un indicatore importante del settore immobiliare.
Martedì 26 giugno
Gli USA pubblicheranno i dati sulla sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni, un indicatore importante della salute del settore immobiliare. Il paese rilascerà inoltre un report sulla fiducia dei consumatori.
Mercoledì 27 giugno
La Nuova Zelanda produrrà i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra beni importati ed esportati.
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli, un importante indicatore della produzione, nonché i dati sulla vendita di case in corso ed un report sulle scorte di greggio.
Giovedì 28 giugno
La National Bank of New Zealand pubblicherà un report sulla fiducia delle imprese, un indicatore importante della situazione economica.
Nella zona euro è previsto il primo giorno del summit economico di Bruxelles.
Gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, insieme ai dati rivisti sulla crescita economica del primo trimestre.
Venerdì 29 giugno
La Nuova Zelanda pubblicherà i dati sulle concessioni edilizie, un indicatore importante della futura attività di costruzione.
Nella zona euro è previsto il primo giorno del summit economico di Bruxelles
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sull’IPC e sulle spese personali, seguiti da un report sull’indice PMI di Chicago e i dati dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori.
Il cambio NZD/USD ha toccato venerdì 0,7845, il minimo dal 15 giugno; la coppia successivamente si è attestata a 0,7900 alla chiusura dei mercati, in calo dello 0,11% rispetto alla settimana.
Supporto a 0,7812, minimo del 15 giugno e resistenza a 0,8016, massimo di giovedì scorso e di 7 settimane.
Il sentimento del mercato si è rafforzato venerdì,
dopo l’annuncio della BCE di aver allentato la rigidità dei presiti alle banche centrali.
Intanto la Cancelliera tedesca Angela Merkel ed i leader di Francia, Italia e Spagna hanno deciso di spingere un piano di crescita di 130 miliardi di euro per le economie in difficoltà nel corso di un summit UE tenutosi ad inizio settimana.
Il dollaro neozelandese è salito al massimo di 7 settimane contro il biglietto verde durante la sessione asiatica di giovedì, dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia è cresciuta dell’1,1% nei primi tre mesi del 2012, contro le aspettative di un aumento dello 0,5% ed in seguito all’aumento dello 0,5% nel trimestre precedente.
I dati fanno seguito a quelli che mostrano un aumento del deficit del paese a 2,8 miliardi di dollari neozelandesi nel primo trimestre, contro le aspettative di un deficit a 1,1 miliardi di dollari neozelandesi per via del calo dei prezzi all’esportazione dei caseari e dell’olio, e per via di una maggiore importazione di petrolio.
Ma il kiwi è andato sotto pressione tra il report sul manifatturiero cinese che ha mostrato un netto calo ed il rallentamento della produttività nella zona euro, che ha visto gli investitori cercare la sicurezza del dollaro.
Il biglietto verde è rimasto supportato dalla Federal Reserve che ha esteso il suo programma di allentamento monetario, ma che non ha implementato misure più aggressive per spingere la crescita in seguito al meeting di mercoledì.
La Fed ha annunciato di aver esteso l’attuale programma di acquisto di bond conosciuto come “Operazione Twist”, fino alla fine dell’anno, aggiungendo di essere pronta per ulteriori step.
La banca centrale statunitense ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita per il 2012, ed ha ribadito i piani per tenere gli interessi al record minimo fino a fine 2014.
Nella prossima settimana, gli investitori attenderanno il prossimo summit UE, nelle aspettative verso una maggiore integrazione fiscale che possa portare il fondo di salvataggio del blocco all’acquisto di debito del governo.
Gli USA rilasceranno i report sull’inflazione, sulla produzione manifatturiera e sulla vendita di case nuove.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 25 giugno
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sulla vendita di case nuove, un indicatore importante del settore immobiliare.
Martedì 26 giugno
Gli USA pubblicheranno i dati sulla sull’inflazione dei prezzi delle abitazioni, un indicatore importante della salute del settore immobiliare. Il paese rilascerà inoltre un report sulla fiducia dei consumatori.
Mercoledì 27 giugno
La Nuova Zelanda produrrà i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra beni importati ed esportati.
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli, un importante indicatore della produzione, nonché i dati sulla vendita di case in corso ed un report sulle scorte di greggio.
Giovedì 28 giugno
La National Bank of New Zealand pubblicherà un report sulla fiducia delle imprese, un indicatore importante della situazione economica.
Nella zona euro è previsto il primo giorno del summit economico di Bruxelles.
Gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, insieme ai dati rivisti sulla crescita economica del primo trimestre.
Venerdì 29 giugno
La Nuova Zelanda pubblicherà i dati sulle concessioni edilizie, un indicatore importante della futura attività di costruzione.
Nella zona euro è previsto il primo giorno del summit economico di Bruxelles
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sull’IPC e sulle spese personali, seguiti da un report sull’indice PMI di Chicago e i dati dell’Università del Michigan sul sentimento dei consumatori.