Nel 2011 Fiat-Chrysler ha immatricolato nell’Europa dei 27 più le nazioni aderenti all’EFTA circa 948 mila vetture, per una quota del 7 per cento. Un forte contributo a questo risultato è fornito dalla Panda e dalla 500, che sono le due vetture più vendute del segmento A con una quota insieme del 28,6 per cento.
Ottimo l’anno di Jeep, che aumenta i volumi di vendita del 61,8 per cento. Positivo anche il risultato di Alfa Romeo, che chiude il 2011 con il 18,7 per cento di immatricolazioni in più rispetto all’anno precedente. Ottimi a dicembre i risultati di Lancia/Chrysler in Francia, Germania e Regno Unito. In crescita nell’ultimo mese del 2011 anche i marchi di lusso e sportivi (Ferrari e Maserati).
Fiat-Chrysler nell’Europa dei 27 più le nazioni aderenti all’EFTA ha chiuso il 2011 con quasi 948 mila immatricolazioni complessive, ottenendo una quota nell’anno del 7 per cento. In dicembre le immatricolazioni sono state 61.400 per una quota del 6,2 per cento. Va segnalato il risultato raggiunto in Germania, dove nel 2011 Fiat-Chrysler ha registrato poco meno di 100 mila vetture, il 3,6 per cento in più rispetto al 2010, e la quota è stata del 3,1 per cento.
Il marchio Fiat in dicembre ha immatricolato 43.400 vetture (quota al 4,4 per cento) e in tutto il 2011 ha registrato oltre 682 mila auto per una quota al 5 per cento. Per Fiat anno positivo in Germania: i volumi di vendita aumentano del 2 per cento in dicembre (con oltre 4.800 immatricolazioni) e del 2,5 per cento in tutto il 2011, con più di 80 mila registrazioni e quota al 2,5 per cento.
Sono oltre 103 mila le immatricolazioni Lancia/Chrysler nel 2011, per una quota dello 0,8 per cento, la stessa ottenuta nel 2010. In dicembre le registrazioni sono più di 7.300 e la quota è allo 0,7 per cento. Da segnalare i risultati ottenuti dal brand a dicembre in Germania (dove i volumi di vendita sono aumentati del 25,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2010), nel Regno Unito (volumi in crescita del 19,8 per cento) e soprattutto in Francia, dove le vendite segnano un +115,6 per cento e la quota aumenta di 0,2 punti percentuali,attestandosi allo 0,3 per cento.
Risultati con segno positivo praticamente in tutti i mercati europei. Citando solo i principali: in Italia i volumi aumentano del 117,6 per cento e la quota passa allo 0,5 per cento dallo 0,2 per cento del 2010; in Germania le vendite crescono del 71,7 per cento, in Francia aumentano del 124 per cento, nel Regno Unito del 3,3 per cento e in Spagna del 21,2 per cento.
Ottimo l’anno di Jeep, che aumenta i volumi di vendita del 61,8 per cento. Positivo anche il risultato di Alfa Romeo, che chiude il 2011 con il 18,7 per cento di immatricolazioni in più rispetto all’anno precedente. Ottimi a dicembre i risultati di Lancia/Chrysler in Francia, Germania e Regno Unito. In crescita nell’ultimo mese del 2011 anche i marchi di lusso e sportivi (Ferrari e Maserati).
Fiat-Chrysler nell’Europa dei 27 più le nazioni aderenti all’EFTA ha chiuso il 2011 con quasi 948 mila immatricolazioni complessive, ottenendo una quota nell’anno del 7 per cento. In dicembre le immatricolazioni sono state 61.400 per una quota del 6,2 per cento. Va segnalato il risultato raggiunto in Germania, dove nel 2011 Fiat-Chrysler ha registrato poco meno di 100 mila vetture, il 3,6 per cento in più rispetto al 2010, e la quota è stata del 3,1 per cento.
Il marchio Fiat in dicembre ha immatricolato 43.400 vetture (quota al 4,4 per cento) e in tutto il 2011 ha registrato oltre 682 mila auto per una quota al 5 per cento. Per Fiat anno positivo in Germania: i volumi di vendita aumentano del 2 per cento in dicembre (con oltre 4.800 immatricolazioni) e del 2,5 per cento in tutto il 2011, con più di 80 mila registrazioni e quota al 2,5 per cento.
Sono oltre 103 mila le immatricolazioni Lancia/Chrysler nel 2011, per una quota dello 0,8 per cento, la stessa ottenuta nel 2010. In dicembre le registrazioni sono più di 7.300 e la quota è allo 0,7 per cento. Da segnalare i risultati ottenuti dal brand a dicembre in Germania (dove i volumi di vendita sono aumentati del 25,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2010), nel Regno Unito (volumi in crescita del 19,8 per cento) e soprattutto in Francia, dove le vendite segnano un +115,6 per cento e la quota aumenta di 0,2 punti percentuali,attestandosi allo 0,3 per cento.
Risultati con segno positivo praticamente in tutti i mercati europei. Citando solo i principali: in Italia i volumi aumentano del 117,6 per cento e la quota passa allo 0,5 per cento dallo 0,2 per cento del 2010; in Germania le vendite crescono del 71,7 per cento, in Francia aumentano del 124 per cento, nel Regno Unito del 3,3 per cento e in Spagna del 21,2 per cento.