Investing.com – L’euro resta in discesa contro il dollaro, nei rinnovati timori per la crisi del debito della zona euro, mentre una visione sulla previsione dell’economia USA ha supportato il biglietto verde.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3142, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,3161, in calo dello 0,09%.
Supporto a 1,3048, minimo di venerdì e resistenza a 1,3277, massimo del 9 marzo.
Gli operatori del mercato stanno aspettando l’esito dello step finale dell’accordo sulla ristrutturazione del debito greco, in vista di un’asta per determinare il payout degli swap del debito greco.
L’euro è andato sotto pressione dopo che il presidente del fondo di investimenti Pimco ha affermato che il Portogallo necessiterà di un nuovo salvataggio.
Intanto in Italia i dati ufficiali hanno mostrato che i nuovi ordinativi industriali si sono contratti di un destagionalizzato 7,4% a gennaio, cancellando l’aumento del 5,2% del mese precedente.
Un report ha mostrato che il surplus della zona euro è salito a 4,5 miliardi a gennaio, il massimo dal marzo 2007, contro un surplus rivisto al rialzo di 3,4 miliardi a dicembre.
L’euro, è sceso contro la sterlina e contro lo yen con EUR/GBP giù dello 0,34% a 0,8286 ed EUR/JPY in calo dello 0,39% a 109,48.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle vendite nel settore immobiliare, rilasciati dall’ Associazione Nazionale dei Costruttori.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3142, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,3161, in calo dello 0,09%.
Supporto a 1,3048, minimo di venerdì e resistenza a 1,3277, massimo del 9 marzo.
Gli operatori del mercato stanno aspettando l’esito dello step finale dell’accordo sulla ristrutturazione del debito greco, in vista di un’asta per determinare il payout degli swap del debito greco.
L’euro è andato sotto pressione dopo che il presidente del fondo di investimenti Pimco ha affermato che il Portogallo necessiterà di un nuovo salvataggio.
Intanto in Italia i dati ufficiali hanno mostrato che i nuovi ordinativi industriali si sono contratti di un destagionalizzato 7,4% a gennaio, cancellando l’aumento del 5,2% del mese precedente.
Un report ha mostrato che il surplus della zona euro è salito a 4,5 miliardi a gennaio, il massimo dal marzo 2007, contro un surplus rivisto al rialzo di 3,4 miliardi a dicembre.
L’euro, è sceso contro la sterlina e contro lo yen con EUR/GBP giù dello 0,34% a 0,8286 ed EUR/JPY in calo dello 0,39% a 109,48.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle vendite nel settore immobiliare, rilasciati dall’ Associazione Nazionale dei Costruttori.