Investing.com – L’euro si è staccato dal massimo di un mese contro il dollaro USA ma la moneta unica resta supportata dalle nuove speranze per i progressi nel contrastare la crisi del debito nella zona euro, mentre i dati sull’occupazione USA hanno spinto la propensione al rischio.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,2442 il massimo dal 5 luglio per poi attestarsi a 1,2377, in calo dello 0,07%.
Supporto a 1,2248, minimo del 31 luglio e resistenza a 1,2442, massimo della sessione.
L’euro è rimasto supportato dalla BCE che ha dichiarato giovedì che potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond per aiutare ad abbassare i costi spagnoli ed italiani.
Ma gli investitori sono rimasti cauti, tra i timori sull’efficienza del programma BCE, alla luce delle differenze nell’attuale sistema bancario.
La propensione è rimasta supportata dopo che i dati sull’occupazioen USA hanno mostrato venerdì un aumento di 163.000 posti di lavoro: il maggiore aumento da febbraio. Le aspettative erano per un aumento di 100.000.
Tuttavia, il tasso di disoccupazione è salito all’8,3% nel mese precedente, alimentando le speculazione di un possibile intervento della Fed.
L’euro è stato misto contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,13% a 0,7929 ed EUR/JPY in calo dello 0,16% a 97,04.
Nel corso della giornata è atteso un discordo del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke; le dichiarazioni saranno attese dagli investitori.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,2442 il massimo dal 5 luglio per poi attestarsi a 1,2377, in calo dello 0,07%.
Supporto a 1,2248, minimo del 31 luglio e resistenza a 1,2442, massimo della sessione.
L’euro è rimasto supportato dalla BCE che ha dichiarato giovedì che potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond per aiutare ad abbassare i costi spagnoli ed italiani.
Ma gli investitori sono rimasti cauti, tra i timori sull’efficienza del programma BCE, alla luce delle differenze nell’attuale sistema bancario.
La propensione è rimasta supportata dopo che i dati sull’occupazioen USA hanno mostrato venerdì un aumento di 163.000 posti di lavoro: il maggiore aumento da febbraio. Le aspettative erano per un aumento di 100.000.
Tuttavia, il tasso di disoccupazione è salito all’8,3% nel mese precedente, alimentando le speculazione di un possibile intervento della Fed.
L’euro è stato misto contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,13% a 0,7929 ed EUR/JPY in calo dello 0,16% a 97,04.
Nel corso della giornata è atteso un discordo del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke; le dichiarazioni saranno attese dagli investitori.