Investing.com – L’euro si è staccato dal massimo di un mese contro il dollaro USA questo martedì, ma la moneta unica resta supportata dalle aspettative che la Banca Centrale Europea agirà presto per tagliare il rendimento dei titoli italiani e spagnoli.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,2376, il minimo della sessione, successivamente il cambio si è attestato a 1,2386, in calo dello 0,12%.
Supporto a 1,2248, minimo del 31 luglio e resistenza a 1,2442, massimo di lunedì e di un mese.
Le aspettative che la BCE possa presto agire per abbassare il rendimento dei titoli spagnoli ed italiani sono cresciute dopo Mario Draghi, Presidente BCE ha dichiarato la scorsa settimana che la banca potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond.
Ma gli investitori sono rimasti cauti, tra i timori sull’efficienza del programma BCE, alla luce delle differenze nell’attuale sistema bancario.
Draghi ha dichiarato inoltre che ogni step della banca sarà condizionato dai governi che sperimentano difficoltà nei mercati dei titoli, attivando i fondi del salvataggio per acquistare bond del tesoro ed accettare condizioni e supervisioni più strette.
Gli investitori temono inoltre che la Spagna o l’Italia possano richiedere un salvataggio dopo che il Primo Ministro Mariano Rajoy ha indicato la scorsa settimana che Madrid potrebbe chiedere un aiuto al Fondo europeo di stabilità finanziaria.
L’euro è salito contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,09% a 0,7955 ed EUR/JPY in calo dello 0,09% a 96,93.
Nel corso della giornata l’Italia rilascerà i dati sul PIL del secondo trimestre, mentre la Germania produrrà i dati sugli ordinativi industriali.
Negli USA è atteso un discorso del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke a Washington DC.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,2376, il minimo della sessione, successivamente il cambio si è attestato a 1,2386, in calo dello 0,12%.
Supporto a 1,2248, minimo del 31 luglio e resistenza a 1,2442, massimo di lunedì e di un mese.
Le aspettative che la BCE possa presto agire per abbassare il rendimento dei titoli spagnoli ed italiani sono cresciute dopo Mario Draghi, Presidente BCE ha dichiarato la scorsa settimana che la banca potrebbe riprendere il programma di acquisto di bond.
Ma gli investitori sono rimasti cauti, tra i timori sull’efficienza del programma BCE, alla luce delle differenze nell’attuale sistema bancario.
Draghi ha dichiarato inoltre che ogni step della banca sarà condizionato dai governi che sperimentano difficoltà nei mercati dei titoli, attivando i fondi del salvataggio per acquistare bond del tesoro ed accettare condizioni e supervisioni più strette.
Gli investitori temono inoltre che la Spagna o l’Italia possano richiedere un salvataggio dopo che il Primo Ministro Mariano Rajoy ha indicato la scorsa settimana che Madrid potrebbe chiedere un aiuto al Fondo europeo di stabilità finanziaria.
L’euro è salito contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,09% a 0,7955 ed EUR/JPY in calo dello 0,09% a 96,93.
Nel corso della giornata l’Italia rilascerà i dati sul PIL del secondo trimestre, mentre la Germania produrrà i dati sugli ordinativi industriali.
Negli USA è atteso un discorso del Presidente della Federal Reserve Ben Bernanke a Washington DC.