Investing.com – L’euro ritorna stabile contro il dollaro statunitense nella giornata odierna di scambi dopo i dati deludenti sulle vendite di case negli USA, mentre gli investitori restano cauti in attesa del discorso del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi.
Il cambio EUR/USD è sceso da 1,3267, il minimo dal 16 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3300, in calo dello 0,02%.
Supporto a 1,3249 minimo dell’11 gennaio e resistenza a 1,3372, massimo della seduta.
I dati mostrano un calo nelle vendite di case già esistenti a 4,94 milioni a dicembre da 4,99 milioni nel mese precedente, disattendendo così le aspettative di crescita a 5,10 milioni.
Gli investitori restano cauti in attesa dell’accordo dei ministri delle finanze dell’Eurozona: si dibatte su come e quando i 500 miliardi di Euro previsti dal Meccanismo europeo di stabilità (Esm) possano fornire aiuti finanziari direttamente alle banche senza coinvolgere i governi.
Il sentimento sulla moneta unica resta comunque supportato dopo le dichiarazioni del Commissario europeo per gli Affari economici e monetari Olli Rehn, che si è detto fiducioso su un pieno ritorno di Irlanda e Portogallo sul mercato dei capitali, dopo i rispettivi bailout, e valuteranno nei prossimi mesi come facilitare tale ritorno.
Il Centro Economico ZEW ha mostrato un miglioramento dell’indice del sentimento economico tedesco, attestandosi a 31,5 a gennaio da un 6,9 del mese precedente, battendo le aspettative di crescita a 12,0.
Un ulteriore report del Centro Economico ZEW ha mostrato come l’indice del sentimento economico europeo sia balzato a 31,2 questo mese da un 7,6 del mese precedente, battendo le aspettative di crescita a 14,0.
L’euro è in calo contro la sterlina con il cambio EUR/GBP che perde lo 0.21%, toccando 0,8392.
Nel corso della giornata i dati industriali ufficiali hanno mostrato che l’indice degli ordinativi aziendali nel Regno Unito è sceso a meno 20 a gennaio da meno 12 del mese precedente, disattendendo le aspettative di un miglioramento a meno 11.
I dati ufficiali mostrano che l'Indice dei Prestiti netti al settore pubblico nel Regno Unito è sceso più di quanto ci si aspettasse a dicembre, scivolando a 13,2 miliardi dai 14,3 miliardi di sterline del mese precedente.
Il cambio EUR/USD è sceso da 1,3267, il minimo dal 16 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3300, in calo dello 0,02%.
Supporto a 1,3249 minimo dell’11 gennaio e resistenza a 1,3372, massimo della seduta.
I dati mostrano un calo nelle vendite di case già esistenti a 4,94 milioni a dicembre da 4,99 milioni nel mese precedente, disattendendo così le aspettative di crescita a 5,10 milioni.
Gli investitori restano cauti in attesa dell’accordo dei ministri delle finanze dell’Eurozona: si dibatte su come e quando i 500 miliardi di Euro previsti dal Meccanismo europeo di stabilità (Esm) possano fornire aiuti finanziari direttamente alle banche senza coinvolgere i governi.
Il sentimento sulla moneta unica resta comunque supportato dopo le dichiarazioni del Commissario europeo per gli Affari economici e monetari Olli Rehn, che si è detto fiducioso su un pieno ritorno di Irlanda e Portogallo sul mercato dei capitali, dopo i rispettivi bailout, e valuteranno nei prossimi mesi come facilitare tale ritorno.
Il Centro Economico ZEW ha mostrato un miglioramento dell’indice del sentimento economico tedesco, attestandosi a 31,5 a gennaio da un 6,9 del mese precedente, battendo le aspettative di crescita a 12,0.
Un ulteriore report del Centro Economico ZEW ha mostrato come l’indice del sentimento economico europeo sia balzato a 31,2 questo mese da un 7,6 del mese precedente, battendo le aspettative di crescita a 14,0.
L’euro è in calo contro la sterlina con il cambio EUR/GBP che perde lo 0.21%, toccando 0,8392.
Nel corso della giornata i dati industriali ufficiali hanno mostrato che l’indice degli ordinativi aziendali nel Regno Unito è sceso a meno 20 a gennaio da meno 12 del mese precedente, disattendendo le aspettative di un miglioramento a meno 11.
I dati ufficiali mostrano che l'Indice dei Prestiti netti al settore pubblico nel Regno Unito è sceso più di quanto ci si aspettasse a dicembre, scivolando a 13,2 miliardi dai 14,3 miliardi di sterline del mese precedente.