Investing.com – L’euro è stabile contro il dollaro statunitense questo venerdì, con gli investitori che attendono quest’oggi l’inizio del vertice del G20, mentre i dati rilasciati ieri dalla zona euro continuano a pesare.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,339, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3371, in salita dello 0,06%.
Supporto a 1,3287, minimo del 24 gennaio e resistenza a 1,3456, massimo di giovedì.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo i dati ufficiali che hanno mostrato ieri una contrazione della crescita trimestrale nella zona euro, dello 0,6% nel trimestre a dicembre, contro le aspettative di un calo dello 0,4%, dopo una contrazione del terzo trimestre, e dopo una contrazione dello 0,1% nel terzo trimestre.
Si è trattato del calo più rapido dal 2009, ed ha segnato il terzo trimestre di contrazione.
Inoltre, l’economia della Germania – la principale economia della zona euro – si è contratta dello 0,6% nel terzo trimestre, peggio delle aspettative di un calo dello 0,5%.
L’euro è in calo contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,12% a 0,8613 e con EUR/JPY in calo dello 0,30%, a 123,69.
Lo yen ha trovato un certo supporto dopo che la Banca del Giappone ha mantenuto la politica invariata, come ampiamente previsto.
La BoJ non ha implementato ulteriori stimoli in seguito al programma di impostazione della politica, con gli investitori che attendono il summit dei vertici delle finanze del G20 a Mosca, nei timori che il Giappone possa andare sotto pressione in seguito ai recenti cali dello yen.
Nel corso della giornata, la zona euro pubblicherà i dati sulla bilancia commerciale, mentre la Spagna terrà un asta di titoli a 10 anni.
Gli USA pubblicheranno i dati sull’attività manifatturiera e la produzione industriale dello stato di New York, mentre l’Università del Michigan rilascerà i dati preliminari sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,339, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3371, in salita dello 0,06%.
Supporto a 1,3287, minimo del 24 gennaio e resistenza a 1,3456, massimo di giovedì.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo i dati ufficiali che hanno mostrato ieri una contrazione della crescita trimestrale nella zona euro, dello 0,6% nel trimestre a dicembre, contro le aspettative di un calo dello 0,4%, dopo una contrazione del terzo trimestre, e dopo una contrazione dello 0,1% nel terzo trimestre.
Si è trattato del calo più rapido dal 2009, ed ha segnato il terzo trimestre di contrazione.
Inoltre, l’economia della Germania – la principale economia della zona euro – si è contratta dello 0,6% nel terzo trimestre, peggio delle aspettative di un calo dello 0,5%.
L’euro è in calo contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,12% a 0,8613 e con EUR/JPY in calo dello 0,30%, a 123,69.
Lo yen ha trovato un certo supporto dopo che la Banca del Giappone ha mantenuto la politica invariata, come ampiamente previsto.
La BoJ non ha implementato ulteriori stimoli in seguito al programma di impostazione della politica, con gli investitori che attendono il summit dei vertici delle finanze del G20 a Mosca, nei timori che il Giappone possa andare sotto pressione in seguito ai recenti cali dello yen.
Nel corso della giornata, la zona euro pubblicherà i dati sulla bilancia commerciale, mentre la Spagna terrà un asta di titoli a 10 anni.
Gli USA pubblicheranno i dati sull’attività manifatturiera e la produzione industriale dello stato di New York, mentre l’Università del Michigan rilascerà i dati preliminari sul sentimento dei consumatori e sulle aspettative di inflazione.