Investing.com – L’euro è stabile contro il dollaro questo giovedì, con i timori per la situazione politica in Italia allentatisi dopo il successo dell’asta di BTP che si è tenuta ieri.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3162, il massimo dal 25 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3145, in salita dello 0,08%.
Supporto a 1,3040 minimo di mercoledì e resistenza a 1.3244, massimo del 22 febbraio.
Il sentimento sull’euro è stato sospinto dall’esito dell’asta di titoli a 5 e 10 anni, che ha collocato l’intero importo di 6,5 miliardi di euro, allentando i timori degli investitori sull’impasse politica che potrebbe riaccendere la crisi del debito nella zona euro.
I guadagni dell’euro sono stati limitati dalla possibilità di un ritorno alle urne in Italia, con l’affievolirsi delle speranze sulla formazione di un governo di coalizione.
Ieri il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha confermato che spetta ai singoli governi di risolvere la crisi attraverso riforme economiche e stabilità finanziaria.
L’euro è pressoché invariato contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,02% a 0,8664 ed è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,27% a 121,46.
Nel corso della giornata la zona euro pubblicherà i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo, mentre la Germania pubblicherà i dati sui prezzi all’importazione e sulle variazioni dell’occupazione. Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulla crescita del quarto trimestre ed i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3162, il massimo dal 25 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 1,3145, in salita dello 0,08%.
Supporto a 1,3040 minimo di mercoledì e resistenza a 1.3244, massimo del 22 febbraio.
Il sentimento sull’euro è stato sospinto dall’esito dell’asta di titoli a 5 e 10 anni, che ha collocato l’intero importo di 6,5 miliardi di euro, allentando i timori degli investitori sull’impasse politica che potrebbe riaccendere la crisi del debito nella zona euro.
I guadagni dell’euro sono stati limitati dalla possibilità di un ritorno alle urne in Italia, con l’affievolirsi delle speranze sulla formazione di un governo di coalizione.
Ieri il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi ha confermato che spetta ai singoli governi di risolvere la crisi attraverso riforme economiche e stabilità finanziaria.
L’euro è pressoché invariato contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,02% a 0,8664 ed è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,27% a 121,46.
Nel corso della giornata la zona euro pubblicherà i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo, mentre la Germania pubblicherà i dati sui prezzi all’importazione e sulle variazioni dell’occupazione. Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sulla crescita del quarto trimestre ed i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione.