MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude la seduta in deciso calo segnando la peggiore performance tra le borse europee in un contesto di rinnovata pressione sui mercati periferici e soprattutto sull'Italia anche se se lo spread Btp-Bund non mostra segnali di questo tipo.
Dopo le incertezze della mattinata, sull'azionario milanese nel primo pomeriggio si sono intensificate le vendite che hanno coinvolto tutti i settori, e in particolare modo i bancari nonostante la trimestrale migliore della attese di UniCredit, in aggiunta alle già deboli Telecom Italia e Fiat.
Nelle sale operative i trader parlano di un sell-off su tutto il mercato a causa di una rinnovata avversione al rischio sull'Italia per i timori di un rallentamento economico.
"La situazione si fa pesante. Vendite così diffuse preoccupano; la sensazione è che ci sia un alleggerimento sull'Italia. Contano poco i buoni numeri di società del calibro di Unicredit, doopo quelli, altrettanto positivi, riportati nei giorni scorsi da Intesa e Cnh", commenta un trader.
Un altro trader cita vendite di un fondo Usa che ha in portafoglio grosse posizioni sull'azionario italiano.
"Si teme un rallentamento dell'economia italiana, chi aveva preso grosse posizioni vende", aggiunge. Domani sono in agenda i dati sul Pil del secondo trimestre.
L'indice FTSE Mib .FTMIB perde l'1,62% , l'AllShare .FTITLMS arretra dell'1,56% a fronte di un rialzo dello 0,36% dell'indice benchmark europeo FTSEurofirst .FTEU3.
Volumi per un controvalore di circa 2,8 miliardi di euro.
Giornata pesante per TELECOM ITALIA TLIT.MI, peggior titolo del FTSE Mib con un calo del 4,62%, dopo che Telefonica ha presentato un'offerta a Vivendi da 6,7 miliardi di euro per la controllata GVT che mette in gioco anche il grupo tlc italiano.
Se la proposta venisse accettata (Vivendi ha detto che le controllate non sono in vendita, ma che valuterà la proposta) l'offerta potrebbe comportare per il gruppo francese l'acquisto dell'8,3% nel gruppo italiano.
Il mercato sembra scontare uno scenario di uscita di Telefonica in Telecom Italia e la perdita in un solo colpo di un partner industriale di livello globale, GVT, che nei desideri degli azionisti di minoranza, doveva essere un obiettivo, riducendo le prospettive di vendita della controllata Tim Brasil TIMP3.SA
Oggi si riunsice inoltre il Cda di Telecom, domani è prevista la nota sui risultati.
FIAT FIA.MI chiude in calo del 3,1% sopra i minimi di seduta colpita in particolare dalle indiscrezioni sul possibile recesso previsto per la fusione in FCA. Il gruppo torinese è intervenuto con una nota smentendo di avere avuto un significativo numero di dichiarazioni di esercizio del diritto di recesso, il cui termine decorre da oggi fino al 20 agosto. (Full Story)
Nel corso della seduta alcuni trader internazionali hanno inoltre citato un'indagine antitrust in Cina, che potrebbe concludersi con "una condanna di Chrysler per pratiche monopolistiche".
In un comparto in lettera UNICREDIT CRDI.MI limita le perdite a -1% dopo i conti del secondo trimestre sopra le attese e che consentono di centrare l'obiettivo di utile netto a 2 miliardi per l'intero anno. Il titolo ha accelerato fino a +2% subito dopo la diffusione della trimestrale, per poi ripiegare in negativo in concomitanza con il ritracciamento del mercato.
Secondo un analista "si tratta di numeri buoni che aiutano il Common Equity, buoni anche dal punto di vista operativo". (Full Story).
Tra le altre banche spicca in negativo il calo del 4,6% di MPS BMPS.MI seguita da POP MILANO PMII.MI, UBI UBI.MI e BANCO POPOLARE BAPO.MI con perdite intorno al 3,8%. Leggermente meglio INTESA SANPAOLO ISP.MI in calo del 2,4% circa. Fuori dal paniere principale CARIGE CRGI.MI scivola oltre il 5% dopo i conti del secondo trimestre pubblicati venerdì sera.
L'indice delle banche .FTIT8300 italiane cede il 2,2% circa a fronte di un ribasso dello 0,7% del paniere Stoxx europeo -SX7P.
Tra i pochi rialzi i titoli del lusso, settore penalizzato recentemente: TOD'S TOD.MI è il miglior titolo del FTSE Mib con un rialzo del 3%; FERRAGAMO SFER.MI sale dell0 0,5% circa e LUXOTTICA LUX.MI dello 0,4% circa.
Nell'automotive CNH INDUSTRIAL CNHI.MI guadagna lo 0,5% mentre PIRELLI PECI.MI, che a borsa chiusa ha pubblicato i risultati del semestre chiuso con una crescita dell'utile del 28,5%, cede l'1,35%.
CAMPARI CPRI.MI perde lo 0,86% nel giorno dei conti semestrali. (Full Story).
Tra le small e mid cap, SCREEN SERVICE SSB.MI (-14,5%)affonda dopo la pubblicazione del bilancio 2013.
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