Investing.com – L’euro è stabile stamane al massimo di 14 mesi contro il dollaro statunitense, spinto dall’ottimismo per la situazione nella zona euro, mentre gli investitori restano in attesa dell’esito del vertice della Federal Reserve, nonché dei dati relativi alla crescita dell’economia statunitense nel corso della giornata.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3563, il massimo dal 22 novembre 2011; successivamente il cambio si è attestato a 1,3544, in salita dello 0,40%.
Supporto a 1,3413, minimo di martedì e resistenza a 1,3640, massimo del 5 novembre 2011.
Il sentimento per la moneta unica continua ad essere sostenuto dalla convinzione ottimista che il peggio della crisi europea sia oramai passato.
L’euro ha risentito positivamente inoltre delle dichiarazioni della BCE, la quale ha affermato che le banche restituiranno in anticipo i presiti di emergenza, indicando che la pressione sulla liquidità si sta allentando.
Intanto i dati positivi sulla fiducia delle imprese tedesche hanno dato dei segni di ripresa della principale economia della zona euro.
La moneta unica non ha risentito i dati che hanno mostrato una contrazione 0,7% nei tre mesi a dicembre, portando il tasso annuo ad una contrazione maggiore del previsto dell’1,8%.
Gli investitori attendono una serie di dati economici USA piuttosto rilevanti, tra cui i dati preliminari USA sulla crescita economica del 4° trimestre, l’4esito del vertice di politica della Federal Reserve, nonché i dati di venerdì sull’occupazione non agricola.
Ci si aspetta che la Federal Reserve riaffermi l’impegno verso il programma di allentamento fino al calo del tasso di disoccupazione negli USA sotto il 6,5%.
Gli USA rilasceranno i dati ADP di gennaio sull’occupazione non agricola, in attesa dei dati che il governo rilascerà venerdì sull’occupazione non agricola.
L’euro ha toccato il massimo di 33 mesi contro lo yen, con EUR/JPY in salita dell’1,03% a 123,66 ed è vicino ai massimo di un anno contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,30% a 0,8582.
L’Italia ha visto scendere i rendimenti dei titoli durante un’asta di BTP a 5 e 10 anni, con il rendimento dei buoni a 10 anni sceso a 4,17%, il minimo dall’ottobre 2010.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3563, il massimo dal 22 novembre 2011; successivamente il cambio si è attestato a 1,3544, in salita dello 0,40%.
Supporto a 1,3413, minimo di martedì e resistenza a 1,3640, massimo del 5 novembre 2011.
Il sentimento per la moneta unica continua ad essere sostenuto dalla convinzione ottimista che il peggio della crisi europea sia oramai passato.
L’euro ha risentito positivamente inoltre delle dichiarazioni della BCE, la quale ha affermato che le banche restituiranno in anticipo i presiti di emergenza, indicando che la pressione sulla liquidità si sta allentando.
Intanto i dati positivi sulla fiducia delle imprese tedesche hanno dato dei segni di ripresa della principale economia della zona euro.
La moneta unica non ha risentito i dati che hanno mostrato una contrazione 0,7% nei tre mesi a dicembre, portando il tasso annuo ad una contrazione maggiore del previsto dell’1,8%.
Gli investitori attendono una serie di dati economici USA piuttosto rilevanti, tra cui i dati preliminari USA sulla crescita economica del 4° trimestre, l’4esito del vertice di politica della Federal Reserve, nonché i dati di venerdì sull’occupazione non agricola.
Ci si aspetta che la Federal Reserve riaffermi l’impegno verso il programma di allentamento fino al calo del tasso di disoccupazione negli USA sotto il 6,5%.
Gli USA rilasceranno i dati ADP di gennaio sull’occupazione non agricola, in attesa dei dati che il governo rilascerà venerdì sull’occupazione non agricola.
L’euro ha toccato il massimo di 33 mesi contro lo yen, con EUR/JPY in salita dell’1,03% a 123,66 ed è vicino ai massimo di un anno contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,30% a 0,8582.
L’Italia ha visto scendere i rendimenti dei titoli durante un’asta di BTP a 5 e 10 anni, con il rendimento dei buoni a 10 anni sceso a 4,17%, il minimo dall’ottobre 2010.