MILANO, 29 novembre (Reuters) - Le lancette di Piazza Affari
tornano indietro di tre mesi, appesantite dal pessimismo che si
è abbattuto sull'Europa nonostante il varo del piano di
salvataggio dell'Irlanda.
"La paura si diffonde", sintetizza un dealer, riferendosi
alla caduta degli azionari del Vecchio continente, mentre un
trader parla di sentimento generalizzato. "Gli spread
governativi sono ai massimi dell'anno".
In chiusura, l'indice FTSE Mib <.FTMIB> ha perso il 2,67%, a
19.314,38 punti (minimo di giornata), tornando sui livelli del
25 agosto scorso. L'AllShare <.FTITLMS> ha lasciato sul terreno
il 2,52% e il MidCap <.FTITMC> l'1,82%. Volumi per un
controvalore di circa 3 miliardi di euro. Anche gli indici
europei soffrono, con lo Stoxx in discesa <.STOXX> di quasi
1,7%.
* Banche affossate dai timori sulla solidità del sistema
finanziario europeo, sebbene dai governi occidentali siano
giunte rassicurazioni sulla tenuta dopo l'intervento a supporto
dell'Irlanda. Nello specifico, secondo alcuni operatori, gli
istituti italiani hanno risentito di un report di Barclays. UBI
ha ceduto il 4,66%, scendendo sino a 6,45 euro, nuovo
minimo dal marzo 2009. BANCO POPOLARE in flessione del
4,61% e INTESA SANPAOLO del 4,11%. Poco meglio
UNICREDIT (-3,5%), MONTEPASCHI (-3,21%) e
MEDIOBANCA (-2,47%).
* MEDIOLANUM (+1,23%), interpreta un trader, ha
beneficiato delle previsioni dell'AD di Banca Esperia
sull'evoluzione delle masse gestite.
* Male FONDIARIA-SAI : -5,71%, con un punto più
basso intraday di 5,4350 euro, nuovo minimo storico: scorrendo
il grafico del titolo della compagnia assicurativa, infatti, dal
1987 ad oggi, dopo un minimo di 7,88 euro nel marzo 2009
(livello inferiore a quello toccato, per esempio, nel settembre
2001), FonSai era risalita, per precipitare dagli 8,665 euro
dell'1 novembre scorso sino ai livelli attuali.
* In sintonia con FonSai per gran parte della seduta,
PREMAFIN , scesa sino a 0,7590 euro (minimo dall'agosto
2003), ha recuperato nel finale, terminando in calo dello 0,38%.
* Restando agli assicurativi, GENERALI ha ceduto
il 3,86%: Ing ne ha tagliato il target price.
* AUTOGRILL in controtendenza (+0,6%): la società
attiva nella ristorazione ha beneficiato dell'avvio della
copertura, con giudizio "buy", da parte di Deutsche Bank.
* In ribasso l'automotive: il paniere europeo <.SXAP> ha
perso il 2,75%. A Milano, PIRELLI è arretrata del
3,28% e FIAT del 2,96%. In linea con il Lingotto la
controllante EXOR (-3,31%). Fuori dal paniere
principale, a fondo BREMBO (-4,79%) e PIAGGIO
(-4,55%).
* Segno meno per i comparti delle costruzioni e legati alle
materie prime. Fra gli altri, IMPREGILO è scesa del
3,95% e ITALCEMENTI del 3,76%.
* Debole PRYSMIAN (-2,78%), nella giornata in cui
Xinmao <000836.SZ> ha annunciato di aver ricevuto un impegno
scritto da parte di Minsheng Banking <1988.HK> per il
finanziamento dell'oferta da 1 miliardo di euro lanciata su
Draka .
* Tra le small e mid cap, OLIDATA è salita del
3,45% dopo l'approvazione del piano di risanamento 2010-2018.
* Bloccata ieri sul pareggio dal Catania, la LAZIO
ha lasciato sul campo il 15,17%.
* Prosegue il tracollo di CAPE LIVE : -13,35%. A
picco ARKIMEDICA (-8,24%), partecipata al 33,627% da
Cape Natixis, ovvero l'operatore di private equity che ha
promosso il veicolo quotato Cape Live.
* Pesante SEAT PAGINE GIALLE : -7,65%, con nuovo
minimo storico segnato a quota 0,0905 euro, nella giornata in
cui Moody's ha tagliato il rating a Caa1.