Investing.com - L'euro crolla al minimo di cinque giorni contro la sterlina, in seguito alle valutazioni dell’agenzia Moody's che declassato il rating della Spagna insieme al rilasci di un rapporto che mostra che l'attività manifatturiera in Gran Bretagna è salita al ritmo più veloce degli ultimi 10 mesi a gennaio.
Durante gli scambi europei della mattinata, il cambio EUR/GBP è sceso a 0,8548, in minimo dal 3 marzo, per poi attestarsi a 0,8559, con un calo dello 0,28%.
Sostegno a 0,8478, minimo del 3 marzo e resistenza a 0,8604, massimo di mercoledì.
All'inizio della giornata, Moody's ha declassato il debito spagnolo a Aa2 da Aa1 con outlook negativo e ha parlato di nuovi tagli, aggiungendo che i piani di salvataggio del settore bancario del Paese costeranno più di quanto il governo aveva previsto.
Il declassamento ha aggiunto pressione sulla moneta unica, tra le rinnovate preoccupazioni per i livelli del debito dei paesi periferici della zona euro.
Giovedì, l'Ufficio Nazionale di Statistica del Regno Unito ha dichiarato che la produzione manifatturiera è aumentata dell’1,0% nel mese di gennaio, rispetto al calo dello 0,1% a dicembre, il tasso di crescita più forte da marzo 2010. Gli analisti si aspettavano un incremento dello 0,8%.
L'euro è sceso anche nei confronti del dollaro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,51% a 1,3834.
Nel corso della giornata, il comitato di politica monetaria della Banca d'Inghilterra annuncerà il tasso ufficiale della banca.
Durante gli scambi europei della mattinata, il cambio EUR/GBP è sceso a 0,8548, in minimo dal 3 marzo, per poi attestarsi a 0,8559, con un calo dello 0,28%.
Sostegno a 0,8478, minimo del 3 marzo e resistenza a 0,8604, massimo di mercoledì.
All'inizio della giornata, Moody's ha declassato il debito spagnolo a Aa2 da Aa1 con outlook negativo e ha parlato di nuovi tagli, aggiungendo che i piani di salvataggio del settore bancario del Paese costeranno più di quanto il governo aveva previsto.
Il declassamento ha aggiunto pressione sulla moneta unica, tra le rinnovate preoccupazioni per i livelli del debito dei paesi periferici della zona euro.
Giovedì, l'Ufficio Nazionale di Statistica del Regno Unito ha dichiarato che la produzione manifatturiera è aumentata dell’1,0% nel mese di gennaio, rispetto al calo dello 0,1% a dicembre, il tasso di crescita più forte da marzo 2010. Gli analisti si aspettavano un incremento dello 0,8%.
L'euro è sceso anche nei confronti del dollaro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,51% a 1,3834.
Nel corso della giornata, il comitato di politica monetaria della Banca d'Inghilterra annuncerà il tasso ufficiale della banca.