Investing.com - Secondo i dati del Centro Studi Promotor, grazie anche a due giorni lavorati in piu il mercato dei 27 paesi della UE e dei tre paesi dell'EFTA ha fatto registrare in aprile una crescita delle immatricolazioni dI autovetture dell'1,8%.
Si tratta del primo risultato positivo dal settembre 2011 quando anche il mercato dell'auto iniziò a risentire del peggioramento della congiuntura economica dell'Eurozona.
Se si considera che una giornata lavorata vale circa il 4,5% delle immatricolazioni di un mese, il risultato dell'aprile scorso non differisce in misura significativa da quelli del primo trimestre, che si era chiuso con un calo del 9,7%.
Va comunque detto che i dati di oggi, unitamente ad altri segnali, secondo il Centro Studi Promotor, consentono quantomeno di escludere che sia in atto un ulteriore peggioramento del mercato dell’auto.
Si conferma poi che l'andamento negativo dell'area UE27+EFTA dipende esclusivamente dalle performances dei paesi dell'Eurozona fortemente penalizzati, come è ben noto, da una politica economica restrittiva ed in netto contrasto con gli orientamenti del resto del mondo, dove, infatti, il mercato dell'auto continua a crescere.
In particolare in aprile i mercati dell'Eurozona hanno accusato un calo dell’1,1%, mentre gli altri paesi dell'area UE27+EFTA hanno messo a segno una crescita dell'11,2%.
Considerando i cinque maggiori mercati dell’area, la Germania in aprile fa registrare una crescita del 3,8%, che è tuttavia dovuta, oltre che ai due giorni lavorati in più, anche e soprattutto ad acquisti delle flotte e ad immatricolazioni per chilometri zero, in quanto gli acquisti dei privati sono in forte contrazione, come risulta anche dal fatto che le immatricolazioni nel paese nel primo trimestre avevano fatto registrare un calo del 12,5.
Anche la Spagna è in crescita in aprile ma solo per effetto del Plan PIVE 2 che prevede significativi incentivi per l’acquisto di vetture e veicoli commerciali nuovi.
In calo manifesto poi le immatricolazioni degli altri due paesi che hanno adottato l’euro nella pattuglia dei cinque grandi e cioè la Francia (-5,3%) e l’Italia (-10,8%).
Molto significativa invece l’affermazione dell’unico tra i cinque maggiori mercati che è al fuori dell’Eurozona e cioè del Regno Unito in cui le immatricolazioni hanno messo a segno in aprile un incremento del 14,8%
I dati diffusi oggi dall’Acea confermano, oltre all’andamento a due velocità all’interno dell’area UE27+EFTA, che le politiche in atto nell'Eurozona stanno colpendo, oltre che il mercato in generale, anche e soprattutto i consumatori con redditi bassi e medi, piuttosto che quelli con redditi elevati.
Nel primo quadrimestre 2013 la quota dei marchi premium e di lusso (Audi, Bmw, Jaguar, Land Rover, Mercedes,) è salita infatti al 17,0 dal 15,6 dello stesso periodo del 2012 e correlativamente la quota dei marchi generalisti è scesa dall’84,4 di aprile 2012 all’83,0 dell’aprile 2013.
Si tratta del primo risultato positivo dal settembre 2011 quando anche il mercato dell'auto iniziò a risentire del peggioramento della congiuntura economica dell'Eurozona.
Se si considera che una giornata lavorata vale circa il 4,5% delle immatricolazioni di un mese, il risultato dell'aprile scorso non differisce in misura significativa da quelli del primo trimestre, che si era chiuso con un calo del 9,7%.
Va comunque detto che i dati di oggi, unitamente ad altri segnali, secondo il Centro Studi Promotor, consentono quantomeno di escludere che sia in atto un ulteriore peggioramento del mercato dell’auto.
Si conferma poi che l'andamento negativo dell'area UE27+EFTA dipende esclusivamente dalle performances dei paesi dell'Eurozona fortemente penalizzati, come è ben noto, da una politica economica restrittiva ed in netto contrasto con gli orientamenti del resto del mondo, dove, infatti, il mercato dell'auto continua a crescere.
In particolare in aprile i mercati dell'Eurozona hanno accusato un calo dell’1,1%, mentre gli altri paesi dell'area UE27+EFTA hanno messo a segno una crescita dell'11,2%.
Considerando i cinque maggiori mercati dell’area, la Germania in aprile fa registrare una crescita del 3,8%, che è tuttavia dovuta, oltre che ai due giorni lavorati in più, anche e soprattutto ad acquisti delle flotte e ad immatricolazioni per chilometri zero, in quanto gli acquisti dei privati sono in forte contrazione, come risulta anche dal fatto che le immatricolazioni nel paese nel primo trimestre avevano fatto registrare un calo del 12,5.
Anche la Spagna è in crescita in aprile ma solo per effetto del Plan PIVE 2 che prevede significativi incentivi per l’acquisto di vetture e veicoli commerciali nuovi.
In calo manifesto poi le immatricolazioni degli altri due paesi che hanno adottato l’euro nella pattuglia dei cinque grandi e cioè la Francia (-5,3%) e l’Italia (-10,8%).
Molto significativa invece l’affermazione dell’unico tra i cinque maggiori mercati che è al fuori dell’Eurozona e cioè del Regno Unito in cui le immatricolazioni hanno messo a segno in aprile un incremento del 14,8%
I dati diffusi oggi dall’Acea confermano, oltre all’andamento a due velocità all’interno dell’area UE27+EFTA, che le politiche in atto nell'Eurozona stanno colpendo, oltre che il mercato in generale, anche e soprattutto i consumatori con redditi bassi e medi, piuttosto che quelli con redditi elevati.
Nel primo quadrimestre 2013 la quota dei marchi premium e di lusso (Audi, Bmw, Jaguar, Land Rover, Mercedes,) è salita infatti al 17,0 dal 15,6 dello stesso periodo del 2012 e correlativamente la quota dei marchi generalisti è scesa dall’84,4 di aprile 2012 all’83,0 dell’aprile 2013.