Investing.com – La sterlina resta vicina al minimo di sei mesi contro il dollaro lo scorso mercoledì, dopo che la Banca d’Inghilterra ha dichiarato che l’inflazione resterà sopra il target fino all’inizio del 2016.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5534, il minimo dal 3 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,5549, in calo dello 0,71%.
Supporto a 1,5457 e resistenza a 1,5688, massimo della seduta.
La sterlina ha toccato i minimi della seduta contro il dollaro dopo che la BoE ha dichiarato che l’inflazione sarà intorno al 2,3% tra 2 anni, contro la previsione dell’1,8% di novembre, prima di scendere sotto il target del 2% nel primo trimestre 2016.
La banca centrale ha inoltre affermato che l’economia conoscerà una “lenta ma sostenuta ripresa” nei prossimi tre anni, aggiungendo che la crescita economica resterà sotto il livello pre-crisi fino al 2015 e che è pronta a fornire un ulteriore stimolo per spingere la ripresa.
La banca ha dichiarato di prevedere un aumento del prodotto interno loro per quest’anno, con una previsione di un aumento annuo intorno all’1,9% in 2 anni.
La sterlina ha trovato un certo supporto dopo che una fonte ufficiale del G7 ha dichiarato che il comunicato del Gruppo è stato male interpretato, avente lo scopo di segnalare un eccessivo movimento per lo yen.
Il comunicato giunto dal G7 ha confermato la volontà di avere dei tassi di interesse determinati dai mercati, aggiungendo che la politica fiscale e monetaria non toccherà i tassi di cambio.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,88% a 0,8662.
L’euro ha trovato un certo supporto dopo i dati che hanno mostrato che la produzione industriale della zona euro è salita dello 0,7% a dicembre, superando le aspettative di un aumento dello 0,2%, mentre la produzione industriare in Germania, la principale economia della zona euro, è salita dello 0,8% a dicembre, dopo essere scesa per quattro mesi consecutivi, segnalando un miglioramento per la zona euro.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle vendite al dettaglio.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5534, il minimo dal 3 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,5549, in calo dello 0,71%.
Supporto a 1,5457 e resistenza a 1,5688, massimo della seduta.
La sterlina ha toccato i minimi della seduta contro il dollaro dopo che la BoE ha dichiarato che l’inflazione sarà intorno al 2,3% tra 2 anni, contro la previsione dell’1,8% di novembre, prima di scendere sotto il target del 2% nel primo trimestre 2016.
La banca centrale ha inoltre affermato che l’economia conoscerà una “lenta ma sostenuta ripresa” nei prossimi tre anni, aggiungendo che la crescita economica resterà sotto il livello pre-crisi fino al 2015 e che è pronta a fornire un ulteriore stimolo per spingere la ripresa.
La banca ha dichiarato di prevedere un aumento del prodotto interno loro per quest’anno, con una previsione di un aumento annuo intorno all’1,9% in 2 anni.
La sterlina ha trovato un certo supporto dopo che una fonte ufficiale del G7 ha dichiarato che il comunicato del Gruppo è stato male interpretato, avente lo scopo di segnalare un eccessivo movimento per lo yen.
Il comunicato giunto dal G7 ha confermato la volontà di avere dei tassi di interesse determinati dai mercati, aggiungendo che la politica fiscale e monetaria non toccherà i tassi di cambio.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,88% a 0,8662.
L’euro ha trovato un certo supporto dopo i dati che hanno mostrato che la produzione industriale della zona euro è salita dello 0,7% a dicembre, superando le aspettative di un aumento dello 0,2%, mentre la produzione industriare in Germania, la principale economia della zona euro, è salita dello 0,8% a dicembre, dopo essere scesa per quattro mesi consecutivi, segnalando un miglioramento per la zona euro.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle vendite al dettaglio.