Investing.com – La sterlina è ancora in salita, al massimo di 4 mesi e mezzo contro il dollaro statunitense, in seguito al rilascio dei dati USA ed alle dichiarazioni del presidente della Fed Ben Bernanke, sulla necessità di un ulteriore assestamento monetario dalla banca centrale.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD ha toccato 1,5998, il massimo dal 14 novembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,5990, in salita dello 0,13%.
Supporto a 1,5941, minimo della sessione e resistenza a 1,6092, massimo del 14 novembre.
Il sentimento sul dollaro è stato colpito da un report che ha mostrato che l’indice dei prezzi delle case è sceso ad un tasso annuo del 3,8% a gennaio rispetto all’anno precedente, in linea con le aspettative.
I prezzi delle case statunitensi nel mese di dicembre sono stati rivisti a un calo del 4,1% dalla precedente lettura di un calo del 4,0%.
Commentando la relazione, David M. Blitzer, presidente del comitato dell’indice di Standard & Poor’s ha dichiarato: “Nonostante alcuni segnali economici positivi, i prezzi delle case hanno continuato a scendere”.
Il dollaro era precedentemente andato sotto pressione dopo che il presidente della Fed Ben Bernanke aveva dichiarato che era necessario un ulteriore assestamento monetario per rispondere ai grandi miglioramenti del mercato del lavoro, da lui definiti “fuori dal normale”.
Nel Regno Unito, una relazione della Confederation of British Industry ha mostrato che l’indice sulle vendite realizzate è salito inaspettatamente a marzo; il mese precedente l’indice era arrivato a zero, da meno 2, contro le aspettative di un meno 4.
Tuttavia il report mostra che nel settore ci si aspetta un peggioramento delle condizioni nel mese prossimo, con maggiore disoccupazione e costi energetici più alti.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,23% a 0,8344.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti produrranno un atteso report sulla fiducia dei consumatori, mentre è atteso un discorso del Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD ha toccato 1,5998, il massimo dal 14 novembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,5990, in salita dello 0,13%.
Supporto a 1,5941, minimo della sessione e resistenza a 1,6092, massimo del 14 novembre.
Il sentimento sul dollaro è stato colpito da un report che ha mostrato che l’indice dei prezzi delle case è sceso ad un tasso annuo del 3,8% a gennaio rispetto all’anno precedente, in linea con le aspettative.
I prezzi delle case statunitensi nel mese di dicembre sono stati rivisti a un calo del 4,1% dalla precedente lettura di un calo del 4,0%.
Commentando la relazione, David M. Blitzer, presidente del comitato dell’indice di Standard & Poor’s ha dichiarato: “Nonostante alcuni segnali economici positivi, i prezzi delle case hanno continuato a scendere”.
Il dollaro era precedentemente andato sotto pressione dopo che il presidente della Fed Ben Bernanke aveva dichiarato che era necessario un ulteriore assestamento monetario per rispondere ai grandi miglioramenti del mercato del lavoro, da lui definiti “fuori dal normale”.
Nel Regno Unito, una relazione della Confederation of British Industry ha mostrato che l’indice sulle vendite realizzate è salito inaspettatamente a marzo; il mese precedente l’indice era arrivato a zero, da meno 2, contro le aspettative di un meno 4.
Tuttavia il report mostra che nel settore ci si aspetta un peggioramento delle condizioni nel mese prossimo, con maggiore disoccupazione e costi energetici più alti.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,23% a 0,8344.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti produrranno un atteso report sulla fiducia dei consumatori, mentre è atteso un discorso del Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke.