Investing.com - La sterlina è scesa ai minimi della seduta contro il dollaro USA questo lunedì, dopo i dati che hanno mostrato che il settore dei servizi britannico è salito al ritmo più lento degli ultimi 22 mesi ad ottobre.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5978, il minimo dal 24 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 1,5983, in calo dello 0,25%.
Supporto a 1,5912, minimo del 23 ottobre e resistenza a 1,6038, massimo della seduta.
L’indice del settore terziario britannico è sceso a 50,6 ad ottobre, contro una lettura di 52,2 a settembre. Gli analisti avevano previsto che l’indice scendesse a 52,0.
Il report ha mostrato che il numero delle nuove attività è sceso questo mese, e che le aziende hanno esaurito i lavori in sospeso.
I dati più deboli del previsto hanno alimentato i timori sulla ripresa economica e sulla possibilità di un ulteriore allentamento da parte della Banca d'Inghilterra.
Gli investitori sono inoltre preoccupati dallo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 600 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio, e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
Il sentimento dei mercati è stato spinto dai timori circa l’approvazione o meno di un pacchetto di tagli alle spese e di nuove tasse, che andrà al voto mercoledì e che deciderà se Atene riceverà o menoal nuova tranche di aiuti.
Il dollaro è stato spinto dal Dipartimento per il Lavoro USA, che ha dichiarato venerdì che l’economia USA ha segnato 171.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, molto più del previsto aumento di 125.000. Il tasso di disoccupazione USA è salito al 7,9% lo scorso mese, dal 7,8% di settembre, con un maggiore numero di persone rientrate in forza lavoro.
La sterlina è scesa leggermente contro l’euro, con EUR/GBP giù dello 0,07% a 0,8006.
Nel corso della giornata, l’ISM (Institute of Supply Management) pubblicherà i dati ufficiali sull’attività del terziario statunitense.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5978, il minimo dal 24 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 1,5983, in calo dello 0,25%.
Supporto a 1,5912, minimo del 23 ottobre e resistenza a 1,6038, massimo della seduta.
L’indice del settore terziario britannico è sceso a 50,6 ad ottobre, contro una lettura di 52,2 a settembre. Gli analisti avevano previsto che l’indice scendesse a 52,0.
Il report ha mostrato che il numero delle nuove attività è sceso questo mese, e che le aziende hanno esaurito i lavori in sospeso.
I dati più deboli del previsto hanno alimentato i timori sulla ripresa economica e sulla possibilità di un ulteriore allentamento da parte della Banca d'Inghilterra.
Gli investitori sono inoltre preoccupati dallo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 600 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio, e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
Il sentimento dei mercati è stato spinto dai timori circa l’approvazione o meno di un pacchetto di tagli alle spese e di nuove tasse, che andrà al voto mercoledì e che deciderà se Atene riceverà o menoal nuova tranche di aiuti.
Il dollaro è stato spinto dal Dipartimento per il Lavoro USA, che ha dichiarato venerdì che l’economia USA ha segnato 171.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, molto più del previsto aumento di 125.000. Il tasso di disoccupazione USA è salito al 7,9% lo scorso mese, dal 7,8% di settembre, con un maggiore numero di persone rientrate in forza lavoro.
La sterlina è scesa leggermente contro l’euro, con EUR/GBP giù dello 0,07% a 0,8006.
Nel corso della giornata, l’ISM (Institute of Supply Management) pubblicherà i dati ufficiali sull’attività del terziario statunitense.