Investing.com – Il dollaro USA è vicino al massimo di 20 mesi contro lo yen, ed è scambiato in range stretto contro le altre principali valute, mentre gli investitori continuano a concentrarsi sui negoziati sul precipizio fiscale USA.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro si è avvicinato al massimo di 20 mesi contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,19% a 83,67.
Lo yen si è indebolito in seguito alla vittoria del Partito Liberale Democratico alle elezioni di ieri, una vittoria che ha alimentato le aspettative verso una politica di allentamento monetario più aggressiva da parte della Banca del Giappone.
Il Partito LDP e la sua coalizione si è assicurato un governo con due terzi della maggioranza durante le elezioni svoltesi ieri, e ciò permetterà al governo di applicare con facilità i nuovi provvedimenti.
Il leader del Partito LDP Shinzo Abe ha richiesto un allentamento illimitato da parte della BoJ, per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2%, e spengere la crescita nell’economia colpita dalla recessione.
L’attenzione degli investitori ora si sposta verso il vertice della BoJ di questo giovedì, nelle aspettative che la banca implementi nuove misure di allentamento.
Il biglietto verde è rimasto stabile contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,07% a 1,3151.
Intanto gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi sul precipizio fiscale statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio, minacciando la di far deragliare la ripresa USA, a meno che i politici non trovino un accordo prima.
Il biglietto verde è sceso al minimo di 2 mesi e mezzo contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,21% a 1,6204, ed è rimasto pressoché invariato contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,05% a 0,9183.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,22% a 0,9879, AUD/USD in calo dello 0,35% a 1,0530 e NZD/USD in calo dello 0,33% a 0,8434.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,03% a 79,68
Nel corso della giornata il Presidente della Banca Centrale Europea dovrà comparire dinanzi alla Commissione per gli affari economici e monetari a Bruxelles per presentare le previsioni economiche.
Nella mattinata degli scambi europei, il dollaro si è avvicinato al massimo di 20 mesi contro lo yen, con USD/JPY in salita dello 0,19% a 83,67.
Lo yen si è indebolito in seguito alla vittoria del Partito Liberale Democratico alle elezioni di ieri, una vittoria che ha alimentato le aspettative verso una politica di allentamento monetario più aggressiva da parte della Banca del Giappone.
Il Partito LDP e la sua coalizione si è assicurato un governo con due terzi della maggioranza durante le elezioni svoltesi ieri, e ciò permetterà al governo di applicare con facilità i nuovi provvedimenti.
Il leader del Partito LDP Shinzo Abe ha richiesto un allentamento illimitato da parte della BoJ, per raggiungere l’obiettivo di inflazione del 2%, e spengere la crescita nell’economia colpita dalla recessione.
L’attenzione degli investitori ora si sposta verso il vertice della BoJ di questo giovedì, nelle aspettative che la banca implementi nuove misure di allentamento.
Il biglietto verde è rimasto stabile contro l’euro, con EUR/USD in salita dello 0,07% a 1,3151.
Intanto gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi sul precipizio fiscale statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio, minacciando la di far deragliare la ripresa USA, a meno che i politici non trovino un accordo prima.
Il biglietto verde è sceso al minimo di 2 mesi e mezzo contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,21% a 1,6204, ed è rimasto pressoché invariato contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,05% a 0,9183.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,22% a 0,9879, AUD/USD in calo dello 0,35% a 1,0530 e NZD/USD in calo dello 0,33% a 0,8434.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,03% a 79,68
Nel corso della giornata il Presidente della Banca Centrale Europea dovrà comparire dinanzi alla Commissione per gli affari economici e monetari a Bruxelles per presentare le previsioni economiche.