Forex – La sterlina si è staccata dai massimi della seduta contro il dollaro mercoledì, con i dati che hanno mostrato un aumento migliore del previsto delle vendite al dettaglio a febbraio, sostenendo la ripresa economica del paese.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD si è staccato da 1,4982, il massimo della seduta dall’8 marzo per attestarsi successivamente a 1,4949, in salita dello 0,32% durante la giornata.
Supporto a 1,4830, minimo di martedì e minimo dal giugno 2010 e resistenza a 1,5046, massimo dell’8 marzo.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono salite dell’1,1% a febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono salite più del previsto, toccando +1% contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.
I dati hanno alimentato l’ottimismo che la ripresa negli USA stia guadagnando terreno, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato un aumento dell’occupazione a gennaio ed un calo del tasso di disoccupazione USA a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
La sterlina aveva toccato i massimi della seduta contro il dollaro, con gli investitori che hanno bloccato i profitti dopo che il dollaro ha toccato i massimi di 2 anni e mezzo contro la sterlina.
I dati rilasciati ieri hanno mostrato che la produzione manifatturiera del Regno Unito e la produzione industriale è scesa a gennaio.
I dati inaspettatamente deboli fanno seguito ad un report che ha mostrato un calo del settore manifatturiero a febbraio, alimentando i timori di una possibile tripla recessione e di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP giù dello 0,79% a 0,8676.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che l’Italia ha visto salire il rendimento dei titoli a 3 anni al livello più alto da dicembre, nel corso della prima asta successiva al declassamento dell’agenzia di rating Fitch la scorsa settimana, per via dell’esito delle elezioni.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD si è staccato da 1,4982, il massimo della seduta dall’8 marzo per attestarsi successivamente a 1,4949, in salita dello 0,32% durante la giornata.
Supporto a 1,4830, minimo di martedì e minimo dal giugno 2010 e resistenza a 1,5046, massimo dell’8 marzo.
Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono salite dell’1,1% a febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono salite più del previsto, toccando +1% contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.
I dati hanno alimentato l’ottimismo che la ripresa negli USA stia guadagnando terreno, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato un aumento dell’occupazione a gennaio ed un calo del tasso di disoccupazione USA a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
La sterlina aveva toccato i massimi della seduta contro il dollaro, con gli investitori che hanno bloccato i profitti dopo che il dollaro ha toccato i massimi di 2 anni e mezzo contro la sterlina.
I dati rilasciati ieri hanno mostrato che la produzione manifatturiera del Regno Unito e la produzione industriale è scesa a gennaio.
I dati inaspettatamente deboli fanno seguito ad un report che ha mostrato un calo del settore manifatturiero a febbraio, alimentando i timori di una possibile tripla recessione e di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP giù dello 0,79% a 0,8676.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che l’Italia ha visto salire il rendimento dei titoli a 3 anni al livello più alto da dicembre, nel corso della prima asta successiva al declassamento dell’agenzia di rating Fitch la scorsa settimana, per via dell’esito delle elezioni.