Investing.com – La sterlina è in calo contro il dollaro USA questo lunedì, nei timori sulle previsioni della crescita mondiale, ma la sterlina resta supportata dopo che la Banca d’Inghilterra ha annunciato la scorsa settimana che un taglio dei tassi è improbabile nel breve termine.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5658 il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,5669, in calo dello 0,11%.
Supporto a 1,5576, minimo di venerdì e resistenza a 1,5700, massimo di venerdì e di due settimane.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia nipponica è cresciuta dello 0,3% nel trimestre a giugno, solo la metà dello 0,6% previsto, dopo un aumento dell’1,2% nel primo trimestre; le esportazioni sono scese per via della crisi del debito della zona euro.
Il report segue i dati cinesi che hanno mostrato un calo delle esportazioni a luglio, nonché un calo delle importazioni, alimentando i timori sulla previsione di crescita mondiale.
Gli investitori hanno visto questi recenti segni di rallentamento come un aumento delle aspettative che le banche centrali di tutto il mondo annunceranno presto delle misure di stimolo monetario per sostenere la crescita, il ché spinge l’oro come valuta alternativa.
La sterlina è rimasta supportata dopo che il Governatore della Banca d’Inghilterra Mervyn King ha indicato la scorsa settimana che la banca centrale non è incline ad un taglio dei tassi imminente, aggiungendo che sarebbe controproducente.
La sterlina è scesa contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,04% a 0,7836.
Nel corso della giornata non sono attesi dati importati né dagli Usa né dal Regno Unito, mentre i volumi sono ridotti con la gran parte degli operatori in ferie per le vacanze estive.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5658 il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,5669, in calo dello 0,11%.
Supporto a 1,5576, minimo di venerdì e resistenza a 1,5700, massimo di venerdì e di due settimane.
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia nipponica è cresciuta dello 0,3% nel trimestre a giugno, solo la metà dello 0,6% previsto, dopo un aumento dell’1,2% nel primo trimestre; le esportazioni sono scese per via della crisi del debito della zona euro.
Il report segue i dati cinesi che hanno mostrato un calo delle esportazioni a luglio, nonché un calo delle importazioni, alimentando i timori sulla previsione di crescita mondiale.
Gli investitori hanno visto questi recenti segni di rallentamento come un aumento delle aspettative che le banche centrali di tutto il mondo annunceranno presto delle misure di stimolo monetario per sostenere la crescita, il ché spinge l’oro come valuta alternativa.
La sterlina è rimasta supportata dopo che il Governatore della Banca d’Inghilterra Mervyn King ha indicato la scorsa settimana che la banca centrale non è incline ad un taglio dei tassi imminente, aggiungendo che sarebbe controproducente.
La sterlina è scesa contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,04% a 0,7836.
Nel corso della giornata non sono attesi dati importati né dagli Usa né dal Regno Unito, mentre i volumi sono ridotti con la gran parte degli operatori in ferie per le vacanze estive.