Investing.com – La sterlina è in calo contro il dollaro USA, con i timori sulla crisi del debito in Europa che pesano sul sentimento del mercato, mentre la speculazione per un eventuale allentamento dalla Federal Reserve ha supportato la sterlina.
Durante il pomeriggio europeo il cambio GBP/USD ha toccato 1,5471, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,5474, in calo dello 0,15%.
Supporto a breve termine a 1,5457, minimo di mercoledì e resistenza a 1,5550, minimo della giornata.
Il sentimento degli investitori ha risentito dei timori che la Spagna debba dover richiedere un salvataggio internazionale, mentre il rendimento dei titoli è rimasto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
La sterlina è rimasta sotto pressione in seguito al rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato ieri che l’economia del Regno Unito ha subito la contrazione più forte dal primo trimestre 2009 nel trimestre conclusosi a giugno.
Il PIL si è contratto dello 0,7% nel secondo trimestre, contro la precedente stima di una contrazione dello 0,2%, estendendo la recessione britannica al terzo trimestre.
Ma la sterlina ha trovato un certo supporto dalle aspettative verso nuove misure di allentamento da parte della Federal Reserve, in attesa del prossimo vertice di politica monetaria.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,11%, a 0,7834.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli e sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case in corso.
Durante il pomeriggio europeo il cambio GBP/USD ha toccato 1,5471, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,5474, in calo dello 0,15%.
Supporto a breve termine a 1,5457, minimo di mercoledì e resistenza a 1,5550, minimo della giornata.
Il sentimento degli investitori ha risentito dei timori che la Spagna debba dover richiedere un salvataggio internazionale, mentre il rendimento dei titoli è rimasto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
La sterlina è rimasta sotto pressione in seguito al rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato ieri che l’economia del Regno Unito ha subito la contrazione più forte dal primo trimestre 2009 nel trimestre conclusosi a giugno.
Il PIL si è contratto dello 0,7% nel secondo trimestre, contro la precedente stima di una contrazione dello 0,2%, estendendo la recessione britannica al terzo trimestre.
Ma la sterlina ha trovato un certo supporto dalle aspettative verso nuove misure di allentamento da parte della Federal Reserve, in attesa del prossimo vertice di politica monetaria.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,11%, a 0,7834.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli e sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulla vendita di case in corso.