Investing.com – La sterlina si è staccata dai minimi di 31 mesi contro il dollaro questo mercoledì, dopo i dati che hanno confermato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel 4° trimestre.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5081, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,5157, in salita dello 0,21%.
Supporto a 1,5068, minimo di lunedì e minimo dal luglio 2010 e resistenza a 1,5198, massimo di lunedì.
L’ONS ha dichiarato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre a dicembre, in linea con le stime iniziali e con le previsioni degli economisti.
L’economia è cresciuta dello 0,3% su base annua, contro le stime di una lettura piatta.
I dati deboli hanno rafforzato i timori su una tripla recessione, dopo che l’Agenzia di rating Moody’s ha declassato di una tacca la tripla A della scorsa settimana, a causa dei timori per la crescita e de del peso del debito.
Intanto restano intatte le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca d’Inghilterra, dopo i verbali del vertice di febbraio che hanno mostrato la propensione dei policy makers verso un ulteriore tornata di acquisti.
Il sentimento resta cauto, con gli investitori in attesa degli sviluppi politici in Italia, dopo il mancato raggiungimento di una maggioranza al Senato.
In Italia l’asta di BTP a 5 e 10 anni che ha riscontrato una forte domanda da parte degli investitoti ma ha visto salire il rendimento.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,14% a 0,8648.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli e sulle vendite di case in corso, mentre il Presidente BCE Mario Draghi interverrà ad un evento in Germania.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5081, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,5157, in salita dello 0,21%.
Supporto a 1,5068, minimo di lunedì e minimo dal luglio 2010 e resistenza a 1,5198, massimo di lunedì.
L’ONS ha dichiarato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre a dicembre, in linea con le stime iniziali e con le previsioni degli economisti.
L’economia è cresciuta dello 0,3% su base annua, contro le stime di una lettura piatta.
I dati deboli hanno rafforzato i timori su una tripla recessione, dopo che l’Agenzia di rating Moody’s ha declassato di una tacca la tripla A della scorsa settimana, a causa dei timori per la crescita e de del peso del debito.
Intanto restano intatte le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca d’Inghilterra, dopo i verbali del vertice di febbraio che hanno mostrato la propensione dei policy makers verso un ulteriore tornata di acquisti.
Il sentimento resta cauto, con gli investitori in attesa degli sviluppi politici in Italia, dopo il mancato raggiungimento di una maggioranza al Senato.
In Italia l’asta di BTP a 5 e 10 anni che ha riscontrato una forte domanda da parte degli investitoti ma ha visto salire il rendimento.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,14% a 0,8648.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sugli ordinativi di beni durevoli e sulle vendite di case in corso, mentre il Presidente BCE Mario Draghi interverrà ad un evento in Germania.