Investing.com - La sterlina è pressoché invariata contro il dollaro questo lunedì; i mercati sono in fermento in attesa della pubblicazione dei report economici statunitensi nel corso della giornata, nonché per via dei crescenti timori per gli eventi in Crimea.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,6626 negli scambi della mattinata europea, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,6641, in calo dello 0,03%.
Supporto a 1,6568, il minimo del 12 marzo e resistenza a 1,6717, il massimo del 13 marzo.
Il sentimento dei mercati si è indebolito dal momento che ieri il 90% dei votanti in Crimea ha scelto la scissione dall’Ucraina e l’annessione alla Russia. Il Presidente statunitense Barack Obama ha dichiarato che Washington rifiuta l’esito del referendum e ha avvisato che gli Stati Uniti sono pronti a imporre delle sanzioni a Mosca.
Intanto, la richiesta di biglietto verde resta fragile dopo un report preliminare dell’Università del Michigan che ha mostrato che l’indice del sentimento dei consumatori è sceso a 79,9 questo mese, da una lettura di 81,6 a febbraio, contro le aspettative di un aumento a 82,0.
I dati hanno mostrato inoltre che l’indice dei prezzi al consumo USA è sceso dello 0,1% a febbraio, contro le aspettative di un aumento dello 0,2%, mentre l’indice dei prezzi alla produzione core, che escludono i costi di alimenti, energia e commercio, è sceso dello 0,2% il mese scorso, contro un previsto aumento dello 0,1%.
La sterlina è stabile contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,02% a 0,8355.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera dell’Empire State, nonché un report sulla produzione industriale e sulle transazioni di obbligazioni a lungo termine.