Investing.com – La sterlina resta vicina ai minimi di sei mesi contro il dollaro questo giovedì, dopo che la Banca d’Inghilterra ha ridotto le previsioni di crescita aggiungendo che l’inflazione resterà sopra il target fino all’inizio del 2016.
Durante gli scambi europei di questo giovedì, il cambio GBP/USD ha toccato 1,5492, il minimo dal 2 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,5512, in calo dello 0,18%.
Supporto a 1,5412, minimo del 13 luglio e resistenza a 1,5541, massimo della seduta.
Il report trimestrale della BoE ha mostrato che l’inflazione sarà intorno al 2,3% tra 2 anni, contro la previsione dell’1,8% di novembre, prima di scendere sotto il target del 2% nel primo trimestre 2016.
La banca centrale ha dichiarato che l’economia conoscerà una “lenta ma sostenuta ripresa” nei prossimi tre anni “rispecchiando le aspettative della domanda globale e della capacità dell’economia interna”.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,66% a 0,8598.
L’euro si è indebolito dopo che i dati ufficiali hanno mostrato una contrazione della crescita trimestrale nella zona euro, dello 0,6% nel trimestre a dicembre, contro le aspettative di un calo dello 0,4%, dopo una contrazione del terzo trimestre, e dopo una contrazione dello 0,1% nel terzo trimestre.
L’economia della Germania – la principale economia della zona euro – si è contratta dello 0,6% nel terzo trimestre, peggio delle aspettative di un calo dello 0,5%.
L’economia francese si è anch’essa contratta più del previsto, con il PIL sceso dello 0,3%, mentre in Italia i dati hanno mostrato che l’economia è scesa dello 0,9%. Il dato peggiore giunge dal Portogallo, che ha seganto una contrazione trimestrale dell’1,8%.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Durante gli scambi europei di questo giovedì, il cambio GBP/USD ha toccato 1,5492, il minimo dal 2 agosto; successivamente il cambio si è attestato a 1,5512, in calo dello 0,18%.
Supporto a 1,5412, minimo del 13 luglio e resistenza a 1,5541, massimo della seduta.
Il report trimestrale della BoE ha mostrato che l’inflazione sarà intorno al 2,3% tra 2 anni, contro la previsione dell’1,8% di novembre, prima di scendere sotto il target del 2% nel primo trimestre 2016.
La banca centrale ha dichiarato che l’economia conoscerà una “lenta ma sostenuta ripresa” nei prossimi tre anni “rispecchiando le aspettative della domanda globale e della capacità dell’economia interna”.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,66% a 0,8598.
L’euro si è indebolito dopo che i dati ufficiali hanno mostrato una contrazione della crescita trimestrale nella zona euro, dello 0,6% nel trimestre a dicembre, contro le aspettative di un calo dello 0,4%, dopo una contrazione del terzo trimestre, e dopo una contrazione dello 0,1% nel terzo trimestre.
L’economia della Germania – la principale economia della zona euro – si è contratta dello 0,6% nel terzo trimestre, peggio delle aspettative di un calo dello 0,5%.
L’economia francese si è anch’essa contratta più del previsto, con il PIL sceso dello 0,3%, mentre in Italia i dati hanno mostrato che l’economia è scesa dello 0,9%. Il dato peggiore giunge dal Portogallo, che ha seganto una contrazione trimestrale dell’1,8%.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione.