Investing.com – Il dollaro ha tagliato le perdite nei confronti dei suoi omologhi principali oggi poiché le trattative volte a sollevare il tetto del debito USA di 14,3 trilioni di sono rimaste ferme, in salita rispetto alla scadenza del 2 agosto.
Durante gli scambi del pomeriggio europeo, il biglietto verde è salito contro l'euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,47% a 1,4441.
L'euro si è indebolito dopo che gli oneri finanziari spagnoli e italiani sono aumentai dopo le aste di debito deludente di ieri che hanno rinnovato i timori per la crisi del debito sovrano del blocco della moneta unica.
Il biglietto verde è salito anche maggiore contro la sterlina, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,28% a 1,6356.
La sterlina ha cancellato i guadagni iniziali dopo che un rapporto ha mostrato che nel Regno Unito le aspettative sono scese più del previsto a luglio.
Il biglietto verde è stato leggermente inferiore rispetto allo yen, ma è salito dalrecord negativo nei confronti del franco svizzero, con USD / JPY in calo dello 0,04% a 77,83 e USD / CHF in leggera salita dello 0,06% a 0,8018.
Un rapporto precedente ha mostrato che in Svizzera, il barometro economico KOF è sceso a luglio al livello più basso dal luglio 2010, aumentando i timori per un franco più forte che possa danneggiare la crescita economica del paese.
Nel frattempo, il biglietto verde è sceso contro i suoi omologhi canadesi, australiani e neozelandesi, con il cambio USD / CAD in calo dello 0,19% a 0,9434, AUD / USD in salita dello 0,76% a 1,1039 e NZD / USD in salita dello 0,35% a 0,8736.
Il dollaro australiano è salito dopo al diffusione di dati sull'inflazione più positivi del previsto, che hanno rafforzato le attese per un rialzo dei tassi da parte della Reserve Bank of Australia, mentre i dati positivi sulla fiducia delle imprese hanno incrementato le aspettative per una stretta monetaria da parte della banca centrale in Nuova Zelanda.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è aumentato dello 0,28%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sugli ordini di beni durevoli, mentre la Federal Reserve pubblicherà il suo Beige Book.
Durante gli scambi del pomeriggio europeo, il biglietto verde è salito contro l'euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,47% a 1,4441.
L'euro si è indebolito dopo che gli oneri finanziari spagnoli e italiani sono aumentai dopo le aste di debito deludente di ieri che hanno rinnovato i timori per la crisi del debito sovrano del blocco della moneta unica.
Il biglietto verde è salito anche maggiore contro la sterlina, con il cambio GBP/USD in calo dello 0,28% a 1,6356.
La sterlina ha cancellato i guadagni iniziali dopo che un rapporto ha mostrato che nel Regno Unito le aspettative sono scese più del previsto a luglio.
Il biglietto verde è stato leggermente inferiore rispetto allo yen, ma è salito dalrecord negativo nei confronti del franco svizzero, con USD / JPY in calo dello 0,04% a 77,83 e USD / CHF in leggera salita dello 0,06% a 0,8018.
Un rapporto precedente ha mostrato che in Svizzera, il barometro economico KOF è sceso a luglio al livello più basso dal luglio 2010, aumentando i timori per un franco più forte che possa danneggiare la crescita economica del paese.
Nel frattempo, il biglietto verde è sceso contro i suoi omologhi canadesi, australiani e neozelandesi, con il cambio USD / CAD in calo dello 0,19% a 0,9434, AUD / USD in salita dello 0,76% a 1,1039 e NZD / USD in salita dello 0,35% a 0,8736.
Il dollaro australiano è salito dopo al diffusione di dati sull'inflazione più positivi del previsto, che hanno rafforzato le attese per un rialzo dei tassi da parte della Reserve Bank of Australia, mentre i dati positivi sulla fiducia delle imprese hanno incrementato le aspettative per una stretta monetaria da parte della banca centrale in Nuova Zelanda.
L'indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, è aumentato dello 0,28%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sugli ordini di beni durevoli, mentre la Federal Reserve pubblicherà il suo Beige Book.