LONDRA (Reuters) - Le quotazioni del Brent sono in moderato rialzo, sostenute dalle indicazioni sull'incremento dell'attività industriale in Cina a settembre.
L'indice Pmi, infatti, è salito a 50,5 da 50,2 di agosto, superando le attese degli analisti.
Le quotazioni dell'oro nero, peraltro, vengono frenate dai segnali di un mercato in cui le forniture sono più che sufficienti a soddisfare la domanda.
La settimana scorsa il segretario generale dell'Opec, Abdullah al-Badri, aveva preannunciato un taglio dell'output in occasione della riunione di novembre. Oggi, però, il ministro del Petrolio degli Emirati Arabi Uniti, Suhail bin Mohammed al-Mazroui, ha puntualizzato che è troppo presto per anticipare quali decisioni adotterà l'organizzazione tra due mesi.
Sebbene i prezzi del Brent si mantengano vicini ai minimi da due anni, i livelli attuali sono lontani dall'incidere negativamente sulle finanze dei paesi del Golfo.
Attorno alle 11,40 italiane, il futures sulle consegne di Brent si attesta a 97,42 dollari il barile (+0,45 dollari), dopo aver oscillato fra 96,90 e 97,48 dollari. Il contratto di riferimento sul greggio leggero Usa guadagna 0,36 dollari, a 91,23 dollari il barile, dopo aver oscillato tra 90,58 e 91,48 dollari.