Investing.com – La sterlina è salita al massimo della seduta contro il dollaro questo giovedì, ma i guadagni sono limitati dai timori sulle previsioni per l’economia del Regno unito e di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5220, il massimo dal 22 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 1,5213, in salita dello 0,38%.
Supporto a 1,5079, minimo di mercoledì e minimo di 31 mesi e resistenza a 1,5272, massimo del 21 febbraio.
Il sentimento dei mercati si è risollevato, nell’allentarsi dei timori per uno stallo politico in Italia, grazie all’esito positivo di un’asta di BTP tenutasi ieri.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo i dati ONS di ieri che hanno mostrato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre a dicembre, in linea con le stime iniziali e con le previsioni degli economisti.
L’economia è cresciuta dello 0,3% su base annua, contro le stime di una lettura piatta.
I dati deboli hanno rafforzato i timori su una tripla recessione, dopo che l’Agenzia di rating Moody’s ha declassato di una tacca la tripla A della scorsa settimana, a causa dei timori per la crescita e de del peso del debito.
Intanto restano intatte le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca d’Inghilterra, dopo i verbali del vertice di febbraio che hanno mostrato la propensione dei policy makers verso un ulteriore tornata di acquisti.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,41% a 0,8630.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati rivisti sul quarto trimestre ed i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5220, il massimo dal 22 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 1,5213, in salita dello 0,38%.
Supporto a 1,5079, minimo di mercoledì e minimo di 31 mesi e resistenza a 1,5272, massimo del 21 febbraio.
Il sentimento dei mercati si è risollevato, nell’allentarsi dei timori per uno stallo politico in Italia, grazie all’esito positivo di un’asta di BTP tenutasi ieri.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo i dati ONS di ieri che hanno mostrato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre a dicembre, in linea con le stime iniziali e con le previsioni degli economisti.
L’economia è cresciuta dello 0,3% su base annua, contro le stime di una lettura piatta.
I dati deboli hanno rafforzato i timori su una tripla recessione, dopo che l’Agenzia di rating Moody’s ha declassato di una tacca la tripla A della scorsa settimana, a causa dei timori per la crescita e de del peso del debito.
Intanto restano intatte le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca d’Inghilterra, dopo i verbali del vertice di febbraio che hanno mostrato la propensione dei policy makers verso un ulteriore tornata di acquisti.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,41% a 0,8630.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati rivisti sul quarto trimestre ed i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione.