Investing.com – La sterlina è in salita contro il dollaro questo giovedì, ma i guadagni sono limitati dai timori sulle previsioni per l’economia del Regno unito e di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5203, il massimo da martedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,5190, in salita dello 0,22%.
Supporto a 1,5079, minimo di mercoledì e minimo di 31 mesi e resistenza a 1,5271, massimo del 21 febbraio.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo i dati ONS di ieri che hanno mostrato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre a dicembre, in linea con le stime iniziali e con le previsioni degli economisti.
L’economia è cresciuta dello 0,3% su base annua, contro le stime di una lettura piatta.
I dati deboli hanno rafforzato i timori su una tripla recessione, dopo che l’Agenzia di rating Moody’s ha declassato di una tacca la tripla A della scorsa settimana, a causa dei timori per la crescita e de del peso del debito.
Intanto restano intatte le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca d’Inghilterra, dopo i verbali del vertice di febbraio che hanno mostrato la propensione dei policy makers verso un ulteriore tornata di acquisti.
Il sentimento resta cauto, con gli investitori in attesa degli sviluppi politici in Italia, dopo il mancato raggiungimento di una maggioranza al Senato.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,44% a 0,8627.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati rivisti sul quarto trimestre ed i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5203, il massimo da martedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,5190, in salita dello 0,22%.
Supporto a 1,5079, minimo di mercoledì e minimo di 31 mesi e resistenza a 1,5271, massimo del 21 febbraio.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo i dati ONS di ieri che hanno mostrato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre a dicembre, in linea con le stime iniziali e con le previsioni degli economisti.
L’economia è cresciuta dello 0,3% su base annua, contro le stime di una lettura piatta.
I dati deboli hanno rafforzato i timori su una tripla recessione, dopo che l’Agenzia di rating Moody’s ha declassato di una tacca la tripla A della scorsa settimana, a causa dei timori per la crescita e de del peso del debito.
Intanto restano intatte le aspettative di un ulteriore allentamento monetario da parte della Banca d’Inghilterra, dopo i verbali del vertice di febbraio che hanno mostrato la propensione dei policy makers verso un ulteriore tornata di acquisti.
Il sentimento resta cauto, con gli investitori in attesa degli sviluppi politici in Italia, dopo il mancato raggiungimento di una maggioranza al Senato.
La sterlina è in salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,44% a 0,8627.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati rivisti sul quarto trimestre ed i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione.