Investing.com - Il dollaro statunitense scende contro il cugino canadese questo martedì, nonostante la pubblicazione dei dati canadesi deludenti ed il calo del prezzo del greggio, poiché il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile in attesa dell’intervento della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen.
Il cambio USD/CAD ha toccato 1,3154 nei primi scambi statunitensi, il minimo dal 23 marzo; successivamente la coppia si è attestata a 1,3174, in calo dello 0,10%.
Supporto a 1,3034, il minimo del 23 marzo e resistenza a 1,3285, il massimo di ieri.
Statistics Canada ha reso noto che l’indice dei prezzi delle materie prime è crollato del 2,6% a febbraio, contro le aspettative di un calo dello 0,6%, dopo la riduzione dello 0,4% del mese precedente.
Su base annua, i prezzi delle materie prime sono crollati del 15,1% il mese scorso, dopo il calo del 7,5% di gennaio.
Il dollaro canadese legato alle materie prime sembra non aver risentito neanche del calo del prezzo del greggio di quest’oggi, nei timori che la ripresa dal minimo di febbraio si stia riducendo.
Il biglietto verde si è indebolito ieri quando i dati statunitensi deludenti sulle spese dei consumatori e l’inflazione hanno spinto la Fed di Atlanta a rivedere al ribasso le previsioni di crescita per il primo trimestre.
La Fed di Atlanta ha infatti abbassato le previsioni di crescita per il primo trimestre allo 0,6% all’1,4%.
Le spese pro capite sono salite dello 0,1% a febbraio, secondo il Dipartimento per il Commercio, in linea con le aspettative degli analisti, ma il dato di gennaio è stato rivisto al ribasso.
Intanto, l’inflazione secondo l’indice PCE, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed, è sceso dello 0,1% il mese scorso ed è salito di solo l’1% rispetto allo scorso anno.
I dati lasciano intendere che la Fed potrebbe alzare i tassi di interesse solo gradualmente quest’anno, nonostante il consolidamento del mercato del lavoro.
Il loonie è stabile contro l’euro, con la coppia EUR/CAD a 1,4760.