Investing.com - Il dollaro è sceso oggi nei confronti dello yen, scambiato sotto i livelli che hanno spinto la Banca del Giappone ad intervenire nel mercato valutario, in quanto l'esito deludente del vertice franco-tedesco di ieri ha fatto lievitare la domanda di beni rifugio.
Il cambio USD/JPY ha toccato 76,50 nella mattinata di scambi europei, il minimo dall’11 agosto, la coppia successivamente si è attestata a 76,56, in calo dello 0,3%.
Supporto a 76,29, minimo dell’11 agosto e resistenza a 77,09, massimo del 15 agosto.
L’incontro di ieri, tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, non è riuscito ad allentare le preoccupazioni sulla crisi in corso del debito sovrano nella zona euro.
I due leader hanno proposto un nuovo consiglio per migliorare la governance della zona euro e hanno previsto di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie a settembre.
Tuttavia hanno tralasciato l’aumento del fondo di salvataggio, che molti ritengono inadeguato nel caso in cui crisi del debito possa diffondersi in Italia, Spagna o Francia.
Hanno inoltre respinto l'emissione di obbligazioni in euro, dichiarando che le obbligazioni non risolveranno i problemi del debito del blocco, deludendo gli investitori che avevano previsto una tale azione.
Con lo yen che continua ad apprezzarsi contro il biglietto verde nei giorni scorsi, i traders speculano su quale livello interverranno i funzionari giapponesi nel mercato valutario per arginare i guadagni della valuta.
Lunedì, il ministro delle finanze giapponese Yoshihiko Noda ha continuato gli avvertimenti verbali ai mercati, dichiarando che continuerà ad "osservare strettamente i mercati e ad agire in maniera forte se sarà necessario".
Noda ha anche dichiarato che la forza dello yen ha proposto come un rischio al ribasso per la ripresa economica giapponese.
Il Giappone è intervenuto per frenare guadagni dello yen il 4 agosto, per la prima volta da marzo. Inoltre, la BOJ ha annunciato ulteriori allentamenti monetari per sostenere ulteriormente la crescita, impegnandosi a comprare più beni come azioni e obbligazioni.
Lo yen è salito anche contro l'euro, con il cambio EUR/JPY in calo dello 0,07% a 110,57.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sull'indice dei prezzi alla produzione, nonché i dati governativi sulle scorte di greggio.
Il cambio USD/JPY ha toccato 76,50 nella mattinata di scambi europei, il minimo dall’11 agosto, la coppia successivamente si è attestata a 76,56, in calo dello 0,3%.
Supporto a 76,29, minimo dell’11 agosto e resistenza a 77,09, massimo del 15 agosto.
L’incontro di ieri, tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, non è riuscito ad allentare le preoccupazioni sulla crisi in corso del debito sovrano nella zona euro.
I due leader hanno proposto un nuovo consiglio per migliorare la governance della zona euro e hanno previsto di introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie a settembre.
Tuttavia hanno tralasciato l’aumento del fondo di salvataggio, che molti ritengono inadeguato nel caso in cui crisi del debito possa diffondersi in Italia, Spagna o Francia.
Hanno inoltre respinto l'emissione di obbligazioni in euro, dichiarando che le obbligazioni non risolveranno i problemi del debito del blocco, deludendo gli investitori che avevano previsto una tale azione.
Con lo yen che continua ad apprezzarsi contro il biglietto verde nei giorni scorsi, i traders speculano su quale livello interverranno i funzionari giapponesi nel mercato valutario per arginare i guadagni della valuta.
Lunedì, il ministro delle finanze giapponese Yoshihiko Noda ha continuato gli avvertimenti verbali ai mercati, dichiarando che continuerà ad "osservare strettamente i mercati e ad agire in maniera forte se sarà necessario".
Noda ha anche dichiarato che la forza dello yen ha proposto come un rischio al ribasso per la ripresa economica giapponese.
Il Giappone è intervenuto per frenare guadagni dello yen il 4 agosto, per la prima volta da marzo. Inoltre, la BOJ ha annunciato ulteriori allentamenti monetari per sostenere ulteriormente la crescita, impegnandosi a comprare più beni come azioni e obbligazioni.
Lo yen è salito anche contro l'euro, con il cambio EUR/JPY in calo dello 0,07% a 110,57.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati ufficiali sull'indice dei prezzi alla produzione, nonché i dati governativi sulle scorte di greggio.