Investing.com – Il dollaro è salito al massimo di 12 giorni contro il franco svizzero, crescono i timori sulla ripresa globale dopo il rilascio dei fati che mostrano una contrazione del PIL della zona euro negli ultimi 3 mesi del 2011.
Nella mattinata degli scambi europei, il cambio USD/CHF ha toccato 0,9181 -il massimo dal 17 febbraio- successivamente il cambio si è attestato a 0,9175, in salita dello 0,56%.
Supporto a 0,9105, minimo di lunedì e resistenza a 0,9250, massimo del 15 febbraio.
La zona euro ha prodotto i dati rivisti sul PIL del 4° trimestre, che mostrano una contrazione dello 0,3%, in linea con le aspettative e con la precedente stima.
Il PIL annuo si è contratto ad un tasso dello 0,7%, in linea con le aspettative e con la precedente stima.
I dati hanno alimentato ulteriormente i timori sulla crescita mondiale, facendo seguito alle dichiarazioni del Premier Cinese Wen Jiabao, il quale ha affermato che il governo avrà come target un espansione del 7,5% per il 2012, il target più basso degli ultimi 8 anni.
Intanto i mercati restano cauti, in vista della scadenza dell’8 marzo fissata per i titolari dei bond per firmare all’accordo di swap di 160 miliardi di debito, una condizione necessaria ad Atene per il fondo di salvataggio di 130 miliardi di euro recentemente approvato.
Stamane il ministro delle finanze Greco, Evangelos Venizelos, ha richiesto ai creditori del settore privato di aderire con urgenza allo swap del debito, avvertendo che si trattava della migliore offerta disponibile.
Lo Swissie è sceso leggermente contro l’euro, con EUR/CHF in salita dello 0,02% a 1,2060, ed è sceso bruscamente contro lo yen, con CHF/JPY in calo dell’1,28% a 88,22.
Infine, la Reserve Bank of Australia ha rilasciato oggi il tasso di interesse, rimasto invariato al 4,25%, come ampiamente previsto, ma non ha lasciato intravvedere l possibilità di un futuro taglio se le condizioni economiche globali dovessero indebolirsi.
Nella mattinata degli scambi europei, il cambio USD/CHF ha toccato 0,9181 -il massimo dal 17 febbraio- successivamente il cambio si è attestato a 0,9175, in salita dello 0,56%.
Supporto a 0,9105, minimo di lunedì e resistenza a 0,9250, massimo del 15 febbraio.
La zona euro ha prodotto i dati rivisti sul PIL del 4° trimestre, che mostrano una contrazione dello 0,3%, in linea con le aspettative e con la precedente stima.
Il PIL annuo si è contratto ad un tasso dello 0,7%, in linea con le aspettative e con la precedente stima.
I dati hanno alimentato ulteriormente i timori sulla crescita mondiale, facendo seguito alle dichiarazioni del Premier Cinese Wen Jiabao, il quale ha affermato che il governo avrà come target un espansione del 7,5% per il 2012, il target più basso degli ultimi 8 anni.
Intanto i mercati restano cauti, in vista della scadenza dell’8 marzo fissata per i titolari dei bond per firmare all’accordo di swap di 160 miliardi di debito, una condizione necessaria ad Atene per il fondo di salvataggio di 130 miliardi di euro recentemente approvato.
Stamane il ministro delle finanze Greco, Evangelos Venizelos, ha richiesto ai creditori del settore privato di aderire con urgenza allo swap del debito, avvertendo che si trattava della migliore offerta disponibile.
Lo Swissie è sceso leggermente contro l’euro, con EUR/CHF in salita dello 0,02% a 1,2060, ed è sceso bruscamente contro lo yen, con CHF/JPY in calo dell’1,28% a 88,22.
Infine, la Reserve Bank of Australia ha rilasciato oggi il tasso di interesse, rimasto invariato al 4,25%, come ampiamente previsto, ma non ha lasciato intravvedere l possibilità di un futuro taglio se le condizioni economiche globali dovessero indebolirsi.