Investing.com – Il dollaro è al massimo di un mese contro il franco svizzero questo giovedì, con il sentimento dei mercati che risente fortemente dei timori per la situazione nella zona euro.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9324, il massimo dal 24 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 0,9327, in salita dello 0,64%.
Supporto a 0,9268, minimo della seduta e resistenza a 0,9347, massimo del 22 gennaio.
La fiducia degli investitori è stata colpita dai dati della zona euro che hanno mostrato un calo dell’indice PMI dei servizi a 48,6 da 47,3 a febbraio, contro le aspettative di un aumento a 49,2.
L’indice PMI manifatturiero della zona euro è sceso ad un destagionalizzato 47,8 da una lettura finale di 47,9 a gennaio. Gli analisti avevano previsto per l’indice un aumento a 48,4.
L’indice PMI manifatturiero tedesco è salito ad un destagionalizzato 50,1 a febbraio, contro una lettura di 49,8 a gennaio, per la prima volta in territorio d’espansione ma al di sotto di un aumento a 50,5.
Il sentimento si è indebolito dopo i verbali del vertice della Fed che hanno mostrato che i policymakers hanno discusso del rallentamento o dell’interruzione del programma di acquisiti di bond, anche prima del miglioramento del mercato del lavoro, nei timori che questa politica possa causare instabilità nei mercati.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che il surplus commerciale è salito a 2,126 miliardi di franchi svizzeri a gennaio, da un surplus di 0,904 miliardi nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto che il surplus commerciale sarebbe salito a 1,735 miliardi di franchi svizzeri.
Lo Swissie è salito contro l’euro, con EUR/CHF in calo dello 0,21% a 1,2285.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno i dati ufficiali sull’IPC insieme al report sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione. Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre i dati sulle vendite di case già esistenti ed un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9324, il massimo dal 24 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 0,9327, in salita dello 0,64%.
Supporto a 0,9268, minimo della seduta e resistenza a 0,9347, massimo del 22 gennaio.
La fiducia degli investitori è stata colpita dai dati della zona euro che hanno mostrato un calo dell’indice PMI dei servizi a 48,6 da 47,3 a febbraio, contro le aspettative di un aumento a 49,2.
L’indice PMI manifatturiero della zona euro è sceso ad un destagionalizzato 47,8 da una lettura finale di 47,9 a gennaio. Gli analisti avevano previsto per l’indice un aumento a 48,4.
L’indice PMI manifatturiero tedesco è salito ad un destagionalizzato 50,1 a febbraio, contro una lettura di 49,8 a gennaio, per la prima volta in territorio d’espansione ma al di sotto di un aumento a 50,5.
Il sentimento si è indebolito dopo i verbali del vertice della Fed che hanno mostrato che i policymakers hanno discusso del rallentamento o dell’interruzione del programma di acquisiti di bond, anche prima del miglioramento del mercato del lavoro, nei timori che questa politica possa causare instabilità nei mercati.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che il surplus commerciale è salito a 2,126 miliardi di franchi svizzeri a gennaio, da un surplus di 0,904 miliardi nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto che il surplus commerciale sarebbe salito a 1,735 miliardi di franchi svizzeri.
Lo Swissie è salito contro l’euro, con EUR/CHF in calo dello 0,21% a 1,2285.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno i dati ufficiali sull’IPC insieme al report sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione. Gli Stati Uniti rilasceranno inoltre i dati sulle vendite di case già esistenti ed un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.