Investing.com – Il dollaro è salito più dell'1% contro lo yen questo venerdì, toccando il massimo di 2 anni e mezzo nelle aspettative di misure di allentamento più aggressive da parte della Banca del Giappone, che hanno continuanto a pesare sullo yen.
Il cambio USD/JPY ha toccato 92,97 venerdì, il massimo dal maggio 2010; successivamente il cambio si è attestato a 92,78 alla chiusura degli scambi, in salita dell'dell'1,16% sulla gioranta e del 2,52% sulla settimana.
Supporto a 91,59, minimo di venerdì e resistenza a 93,63.
Lo yen si è indebolito nelle aspettative che il Primo Ministro Shinzo Abe continuerà con la sua forte pressione nelle aspettative di misure di allentamento pià aggressive da parte della BoJ contro la deflazione.
Giovedì il Primo Ministro Shinzo Abe ha contrastato le critiche che considerano il programma di stimolo monetario e fiscale come mirato ad indebolire lo yen, dichiarando che le misure shanno lo scopo di combattere la deflazione.
Il dollaro si è rafforzato contro lo yen, dopo i dati che hanno mostrato che l'attività manifatturiera è migliorata al massimo di 9 mesi a gennaio, mentre il sentimento dei consumatori è migliorato inaspettatamente a gennaio.
Il Dipartimento per il Lavoro statunitense ha dichiarato che l’economia USA ha segnato 157.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, contro le aspettatve di un aumento di 160.000, con il tasso di disoccupazione in salita del 7,9% da 7,8% di novembre.
Tuttavia i dati sull'occupazione non agricola di novembre e dicembre sono stati rivisti entrambi al rialzo a 247.000 e 196.000.
I dati seguono di due giorni il rilascio dei dati che hanno mostrato una contrazione dello 0,1% nel quarto trimeste, contro le aspettative di una crescita dell'1,1% ed un brusco calo dalla crescita del 3,1% nel trimestre precedente.
Mercoledì la Federal Reserve ha dichiarato che proseguirà il suo piano di acquisto di 85 miliardi di dollari al mese di allentamento quantitativo “se le previsioni per il mercato del lavoro non miglioreranno in maniera sostanziale”.
La banca centrale statunitense ha inoltre dichiarato che continuerà a mantenere i tassi di interesse vicini allo zero finché il tasso di disoccupazione non sarà sceso sotto il 6,5%.
Venerdì, l'euro è salito al livello più alto contro lo yen dall'aprile 2010, con EUR/JPY a 126,97 prima di salire a 126,55, in salita dell'1,65% sulla giornata e del 3,91% sulla settimana.
La moneta unica ha trovato un certo supporto dopo i dati che hanno mostrato che l'attività manifatturiera nella zona euro è migliorata a gennaio, mentre l'inflazione ed il tasso di disoccupazione si è stabilizzato, avvalorando la convinzione che crisi nella regione abbia oramai voltato l'angolo.
Nella prossima settimana gli investitori continueranno a monitorare gli sviluppi in Giappone, sarannoa attesi inoltre i dati statunitensi sulla crescita nel settore dei servizi e l'esito del vertice di politica della BCE.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 4 febbraio
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati suglio ordinativi industriali, un indicatore chiave della produzione.
Martedì 5 febbraio
L'Institute of Supply Management irilascerà un report sull'attività del settore dei servizi negli Stati Uniti.
Mercoledì 6 febbraio
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle scorte di greggio.
Giovedì 7 febbraio
Il Giappone pubblicherà i dati sugli ordinativi di macchinari industriali core, un indicatore chiave della produzione.
Gli Stati Uniti produrranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 8 febbraio
Il Giappone pubblicherà i dati sul conto corrente.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati sulla bilancia commerciale.
Il cambio USD/JPY ha toccato 92,97 venerdì, il massimo dal maggio 2010; successivamente il cambio si è attestato a 92,78 alla chiusura degli scambi, in salita dell'dell'1,16% sulla gioranta e del 2,52% sulla settimana.
Supporto a 91,59, minimo di venerdì e resistenza a 93,63.
Lo yen si è indebolito nelle aspettative che il Primo Ministro Shinzo Abe continuerà con la sua forte pressione nelle aspettative di misure di allentamento pià aggressive da parte della BoJ contro la deflazione.
Giovedì il Primo Ministro Shinzo Abe ha contrastato le critiche che considerano il programma di stimolo monetario e fiscale come mirato ad indebolire lo yen, dichiarando che le misure shanno lo scopo di combattere la deflazione.
Il dollaro si è rafforzato contro lo yen, dopo i dati che hanno mostrato che l'attività manifatturiera è migliorata al massimo di 9 mesi a gennaio, mentre il sentimento dei consumatori è migliorato inaspettatamente a gennaio.
Il Dipartimento per il Lavoro statunitense ha dichiarato che l’economia USA ha segnato 157.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, contro le aspettatve di un aumento di 160.000, con il tasso di disoccupazione in salita del 7,9% da 7,8% di novembre.
Tuttavia i dati sull'occupazione non agricola di novembre e dicembre sono stati rivisti entrambi al rialzo a 247.000 e 196.000.
I dati seguono di due giorni il rilascio dei dati che hanno mostrato una contrazione dello 0,1% nel quarto trimeste, contro le aspettative di una crescita dell'1,1% ed un brusco calo dalla crescita del 3,1% nel trimestre precedente.
Mercoledì la Federal Reserve ha dichiarato che proseguirà il suo piano di acquisto di 85 miliardi di dollari al mese di allentamento quantitativo “se le previsioni per il mercato del lavoro non miglioreranno in maniera sostanziale”.
La banca centrale statunitense ha inoltre dichiarato che continuerà a mantenere i tassi di interesse vicini allo zero finché il tasso di disoccupazione non sarà sceso sotto il 6,5%.
Venerdì, l'euro è salito al livello più alto contro lo yen dall'aprile 2010, con EUR/JPY a 126,97 prima di salire a 126,55, in salita dell'1,65% sulla giornata e del 3,91% sulla settimana.
La moneta unica ha trovato un certo supporto dopo i dati che hanno mostrato che l'attività manifatturiera nella zona euro è migliorata a gennaio, mentre l'inflazione ed il tasso di disoccupazione si è stabilizzato, avvalorando la convinzione che crisi nella regione abbia oramai voltato l'angolo.
Nella prossima settimana gli investitori continueranno a monitorare gli sviluppi in Giappone, sarannoa attesi inoltre i dati statunitensi sulla crescita nel settore dei servizi e l'esito del vertice di politica della BCE.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 4 febbraio
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati suglio ordinativi industriali, un indicatore chiave della produzione.
Martedì 5 febbraio
L'Institute of Supply Management irilascerà un report sull'attività del settore dei servizi negli Stati Uniti.
Mercoledì 6 febbraio
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle scorte di greggio.
Giovedì 7 febbraio
Il Giappone pubblicherà i dati sugli ordinativi di macchinari industriali core, un indicatore chiave della produzione.
Gli Stati Uniti produrranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 8 febbraio
Il Giappone pubblicherà i dati sul conto corrente.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati sulla bilancia commerciale.