Investing.com – Il dollaro USA è stabile ai massimi di 2 anni e mezzo contro lo yen questo lunedì,con le aspettative verso maggiori misure di allentamento dalla Banca del Giappone che continuano a pesare sullo yen.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 92,50, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 92,72 in calo dello 0,05%.
Supporto a 91,59, massimo di venerdì e resistenza a breve termine a 92,95 massimo di venerdì e massimo dal maggio 2010.
Lo yen è rimasto in calo nelle aspettative che il Primo Ministro Shinzo Abe manterrà alta la pressione sulla Banca del Giappone affinché implementi ulteriori misure di allentamento.
La scorsa settimana il Primo Ministro Shinzo Abe ha contrastato le critiche che considerano il programma di stimolo monetario e fiscale come mirato ad indebolire lo yen, dichiarando che le misure shanno lo scopo di combattere la deflazione.
Il dollaro è salito contro lo yen venerdì, dopo il rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato che l’occupazione USA è cresciuta in maniera modesta lo scorso mese, ma che la creazione di nuovi posti di lavoro nei mesi precedenti è stata maggiore di quanto inizialmente riportato.
I dati ufficiali hanno mostrato che l’economia USA ha segnato 157.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, contro le aspettative di un aumento di 160.000, con il tasso di disoccupazione in salita del 7,9% da 7,8% di novembre.
Tuttavia i dati sull'occupazione non agricola di novembre e dicembre sono stati rivisti entrambi al rialzo a 247.000 e 196.000.
Altri dati hanno mostrato che l'attività manifatturiera negli USA è migliorata a gennaio, al massimo di nove mesi, mentre il sentimento dei consumatori è migliorato inaspettatamente a gennaio.
Lo yen si è staccato dal massimo di 33 mesi contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,30% a 126,18.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi industriali nel corso della giornata.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 92,50, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 92,72 in calo dello 0,05%.
Supporto a 91,59, massimo di venerdì e resistenza a breve termine a 92,95 massimo di venerdì e massimo dal maggio 2010.
Lo yen è rimasto in calo nelle aspettative che il Primo Ministro Shinzo Abe manterrà alta la pressione sulla Banca del Giappone affinché implementi ulteriori misure di allentamento.
La scorsa settimana il Primo Ministro Shinzo Abe ha contrastato le critiche che considerano il programma di stimolo monetario e fiscale come mirato ad indebolire lo yen, dichiarando che le misure shanno lo scopo di combattere la deflazione.
Il dollaro è salito contro lo yen venerdì, dopo il rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato che l’occupazione USA è cresciuta in maniera modesta lo scorso mese, ma che la creazione di nuovi posti di lavoro nei mesi precedenti è stata maggiore di quanto inizialmente riportato.
I dati ufficiali hanno mostrato che l’economia USA ha segnato 157.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, contro le aspettative di un aumento di 160.000, con il tasso di disoccupazione in salita del 7,9% da 7,8% di novembre.
Tuttavia i dati sull'occupazione non agricola di novembre e dicembre sono stati rivisti entrambi al rialzo a 247.000 e 196.000.
Altri dati hanno mostrato che l'attività manifatturiera negli USA è migliorata a gennaio, al massimo di nove mesi, mentre il sentimento dei consumatori è migliorato inaspettatamente a gennaio.
Lo yen si è staccato dal massimo di 33 mesi contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,30% a 126,18.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi industriali nel corso della giornata.