Investing.com – Il dollaro USA ha toccato i massimi di tre anni e mezzo contro lo yen questo martedì, nell’ottimismo sul miglioramento della ripresa economica statunitense, mentre le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca del Giappone hanno continuato a pesare sullo yen.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 96,72, il massimo dall’agosto 2009; successivamente il cambio si è attestato a 96,41, in salita dello 0,13%.
Supporto a breve termine a 95,93, minimo di lunedì e resistenza a 97,75.
Lo yen è sceso ai minimi della seduta contro il dollaro, dopo la notizia riportata dai media nipponici che hanno suggerito che il nuovo governatore della BoJ Haruhiko Kuroda potrebbe iniziare nuovi step di allentamento monetario subito dopo l’insediamento, senza attendere il prossimo vertice di inizio aprile.
Ieri Kuroda ha dichiarato che farà “tutto il necessario” per combattere la deflazione e raggiungere l’obiettivo di bilancio del 2,0% adottato dalla banca centrale a gennaio. Le dichiarazioni sono giunte dopo una seconda udienza parlamentare.
Stamane i verbali della vertice della Banca del Giappone hanno mostrato che alcuni decisori hanno dichiarato che gli acquisti di bond possono essere considerati un’opzione per un ulteriore allentamento monetario.
Il dollaro è rimasto in salita dopo i dati di venerdì che hanno mostrato che l’economia statunitense ha segnato un numero di nuovi posti di lavoro a febbraio superiore al previsto, con il tasso di disoccupazione al minimo di 4 anni del 7,7%.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,21% a 125,34.
L’euro è rimasto sotto pressione nei timori sulle previsioni economiche dell’area, mentre pesano i timori per l’incertezza politica in Italia.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 96,72, il massimo dall’agosto 2009; successivamente il cambio si è attestato a 96,41, in salita dello 0,13%.
Supporto a breve termine a 95,93, minimo di lunedì e resistenza a 97,75.
Lo yen è sceso ai minimi della seduta contro il dollaro, dopo la notizia riportata dai media nipponici che hanno suggerito che il nuovo governatore della BoJ Haruhiko Kuroda potrebbe iniziare nuovi step di allentamento monetario subito dopo l’insediamento, senza attendere il prossimo vertice di inizio aprile.
Ieri Kuroda ha dichiarato che farà “tutto il necessario” per combattere la deflazione e raggiungere l’obiettivo di bilancio del 2,0% adottato dalla banca centrale a gennaio. Le dichiarazioni sono giunte dopo una seconda udienza parlamentare.
Stamane i verbali della vertice della Banca del Giappone hanno mostrato che alcuni decisori hanno dichiarato che gli acquisti di bond possono essere considerati un’opzione per un ulteriore allentamento monetario.
Il dollaro è rimasto in salita dopo i dati di venerdì che hanno mostrato che l’economia statunitense ha segnato un numero di nuovi posti di lavoro a febbraio superiore al previsto, con il tasso di disoccupazione al minimo di 4 anni del 7,7%.
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