Investing.com – Il dollaro è salito al massimo di 6 giorni contro lo yen, l’assenza di nuove misure di allentamento da parte della Federal Reserve ha dato il supporto al biglietto verde mentre le dichiarazioni della Banca del Giappone hanno pesato sulla richiesta di yen.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,74 il minimo dal 16 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 79,62, in salita dello 0,10%.
Supporto a 79,15, minimo del 14 giugno e resistenza a 80,13, massimo del 22 maggio.
La pressione sul biglietto verde si è allentata dopo che
la banca centrale USA non ha lanciato un nuovo round di allentamento quantitativo. La Fed ha tuttavia annunciato di aver esteso l’attuale programma di acquisto di bond conosciuto come “Operazione Twist” di 267 miliardi di dollari fino alla fine dell’anno.
Il programma mira a far scendere gli interessi a lungo termine e ridurre gli oneri finanziari per attività e famiglie, al fine di spingere l’economia USA in difficoltà.
Intanto la richiesta di valuta rifugio si è rafforzata dopo che l’indice PMI manifatturiero HSBC è sceso a 48,1 contro il 48,4 di maggio, in calo per il settimo mese consecutivo.
Il mercati attendono inoltre un audit delle banche spagnole nel corso della giornata, nei timori che i risultati possano mostrare che i 100 miliardi di euro stabiliti come aiuto per le banche del paese non siano abbastanza.
Stamane lo yen è andato sotto pressione dopo che Koji Ishida, policymaker della Banca del Giappone ha dichiarato che la banca centrale è pronta a prendere misure decise per supportare l’economia, indicando la possibilità di un ulteriore allentamento nei prossimi mesi.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,11% a 100,95.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, seguito dai dati preliminari sull’attività manifatturiera ed un report sulla vendita di case esistenti. Il paese rilascerà inoltre i dati sull’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,74 il minimo dal 16 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 79,62, in salita dello 0,10%.
Supporto a 79,15, minimo del 14 giugno e resistenza a 80,13, massimo del 22 maggio.
La pressione sul biglietto verde si è allentata dopo che
la banca centrale USA non ha lanciato un nuovo round di allentamento quantitativo. La Fed ha tuttavia annunciato di aver esteso l’attuale programma di acquisto di bond conosciuto come “Operazione Twist” di 267 miliardi di dollari fino alla fine dell’anno.
Il programma mira a far scendere gli interessi a lungo termine e ridurre gli oneri finanziari per attività e famiglie, al fine di spingere l’economia USA in difficoltà.
Intanto la richiesta di valuta rifugio si è rafforzata dopo che l’indice PMI manifatturiero HSBC è sceso a 48,1 contro il 48,4 di maggio, in calo per il settimo mese consecutivo.
Il mercati attendono inoltre un audit delle banche spagnole nel corso della giornata, nei timori che i risultati possano mostrare che i 100 miliardi di euro stabiliti come aiuto per le banche del paese non siano abbastanza.
Stamane lo yen è andato sotto pressione dopo che Koji Ishida, policymaker della Banca del Giappone ha dichiarato che la banca centrale è pronta a prendere misure decise per supportare l’economia, indicando la possibilità di un ulteriore allentamento nei prossimi mesi.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,11% a 100,95.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, seguito dai dati preliminari sull’attività manifatturiera ed un report sulla vendita di case esistenti. Il paese rilascerà inoltre i dati sull’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia.