Investing.com – Il dollaro USA è sceso contro lo yen questo lunedì, ma i dati sono stati limitati dalle aspettative verso nuove misure di allentamento da parte della Banca del Giappone hanno pesato sulla domanda di yen.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio USD/JPY ha toccato 80,27, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 80,28, in calo dello 0,24%.
Supporto 80,11, minimo di venerdì e resistenza a 80,66, massimo di venerdì e di sei mesi.
Lo yen è rimasto sotto pressione dopo che la Banca del Giappone ed il governo hanno rilasciato un comunicato congiunto la scorsa settimana che conferma l’impegno della banca di combattere la deflazione e spingere la crescita.
La dichiarazione è giunta dopo che la Banca del Giappone ha allentato la politica monetaria per la seconda volta consecutiva.
I dollaro è stato spinto dal Dipartimento per il Lavoro USA, che ha dichiarato venerdì che l’economia USA ha segnato 171.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, molto più del previsto aumento di 125.000. Il tasso di disoccupazione USA è salito al 7,9% lo scorso mese, dal 7,8% di settembre, con un maggiore numero di persone rientrate in forza lavoro.
Gli investitori sono inoltre preoccupati dallo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 600 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio, e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY giù dello 0,52% a 102,74.
Nel corso della giornata l’ISM (Institute of Supply Management ) pubblicherà i dati ufficiali sull’attività del terziario statunitense.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio USD/JPY ha toccato 80,27, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 80,28, in calo dello 0,24%.
Supporto 80,11, minimo di venerdì e resistenza a 80,66, massimo di venerdì e di sei mesi.
Lo yen è rimasto sotto pressione dopo che la Banca del Giappone ed il governo hanno rilasciato un comunicato congiunto la scorsa settimana che conferma l’impegno della banca di combattere la deflazione e spingere la crescita.
La dichiarazione è giunta dopo che la Banca del Giappone ha allentato la politica monetaria per la seconda volta consecutiva.
I dollaro è stato spinto dal Dipartimento per il Lavoro USA, che ha dichiarato venerdì che l’economia USA ha segnato 171.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, molto più del previsto aumento di 125.000. Il tasso di disoccupazione USA è salito al 7,9% lo scorso mese, dal 7,8% di settembre, con un maggiore numero di persone rientrate in forza lavoro.
Gli investitori sono inoltre preoccupati dallo scoglio fiscale statunitense, rappresentato da 600 miliardi di dollari tra aumento delle tasse e tagli alla spesa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio, e che potrebbe minacciare la crescita globale USA.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY giù dello 0,52% a 102,74.
Nel corso della giornata l’ISM (Institute of Supply Management ) pubblicherà i dati ufficiali sull’attività del terziario statunitense.