Investing.com – Il dollaro è salito contro lo yen questo venerdì, in seguito alla nomina del nuovo Governatore della Banca del Giappone che pesa sullo yen, mentre i mercati restano cauti in attesa dell’esito dei negoziati sul bilancio USA.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio USD/JPY ha toccato 93,03, il massimo dal 25 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 92,76, in salita dello 0,22%.
Supporto a 91,13, minimo del 26 febbraio e resistenza a 94,30, massimo del 25 febbraio.
Lo yen è rimasto sotto pressione dopo che il Primo Ministro del Giappone Shinzo Abe ha nominato Kuroda, a favore di misure di allentamento aggressive, al posto dell’attuale Governatore Masaaki Shirakawa, le cui politiche sono state ritenute dal primo ministro come non abbastanza efficaci per combattere la deflazione.
I mercati restano incerti inoltre dopo che Repubblicani and Democratici non sono riusciti a trovare un accordo di riduzione del debito, mettendo il paese sulla strada dei tagli automatici pari a 85 miliardi di dollari.
Il Presidente Barack Obama ha invitato i leader del congresso alla Casa Bianca per dei negoziati last minute prima della scadenza della mezzanotte.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,18% a 120,64.
L’euro è andato sotto pressione dopo i dati che hanno mostrato che l’IPC nella zona euro è sceso ad un tasso annuo dell’1,8% a febbraio, da un tasso del 2,0% nel mese precedente.
Un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione è salito ad un nuovo record dell’11,9% a gennaio, da 11,8 del mese precedente.
Gli Stati Uniti rilasceranno un report dell’ISM sull’attività manifatturiera, sui dati ufficiali sulle spese personali ed i dati rivisti sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio USD/JPY ha toccato 93,03, il massimo dal 25 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 92,76, in salita dello 0,22%.
Supporto a 91,13, minimo del 26 febbraio e resistenza a 94,30, massimo del 25 febbraio.
Lo yen è rimasto sotto pressione dopo che il Primo Ministro del Giappone Shinzo Abe ha nominato Kuroda, a favore di misure di allentamento aggressive, al posto dell’attuale Governatore Masaaki Shirakawa, le cui politiche sono state ritenute dal primo ministro come non abbastanza efficaci per combattere la deflazione.
I mercati restano incerti inoltre dopo che Repubblicani and Democratici non sono riusciti a trovare un accordo di riduzione del debito, mettendo il paese sulla strada dei tagli automatici pari a 85 miliardi di dollari.
Il Presidente Barack Obama ha invitato i leader del congresso alla Casa Bianca per dei negoziati last minute prima della scadenza della mezzanotte.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,18% a 120,64.
L’euro è andato sotto pressione dopo i dati che hanno mostrato che l’IPC nella zona euro è sceso ad un tasso annuo dell’1,8% a febbraio, da un tasso del 2,0% nel mese precedente.
Un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione è salito ad un nuovo record dell’11,9% a gennaio, da 11,8 del mese precedente.
Gli Stati Uniti rilasceranno un report dell’ISM sull’attività manifatturiera, sui dati ufficiali sulle spese personali ed i dati rivisti sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan.