Investing.com – L’euro è salito contro la sterlina stamane, il report di ieri della BoE sull’inflazione ha acceso i timori su un eventuale intervento della banca centrale per stimolare l’economia britannica.
Durante la mattinata europea il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8009, il massimo da martedì; successivamente il cambio si è attestato a 0,8007, in salita dello 0,19%.
Supporto a 0,7949, minimo di mercoledì e di 3 anni e mezzo e resistenza a 0,8029, massimo di lunedì.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo il rapporto trimestrale di inflazione della BOE, nel quale la banca ha previsto che l’inflazione non scenderà nel breve termine e resterà invece al di sopra del target del 2% per un altro anno.
La BoE ha inoltre rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica, alimentando di timori per un nuovo intervento da parte della banca centrale per contrastare la recessione che ha interessato l’economia britannica.
Ma il sentimento sull’euro resta fragile, per via dei timori sull’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, in vista delle elezioni del prossimo mese che potrebbero vedere i partiti anti austerity al comando.
Inoltre la Banca Centrale Europea ha smesso di inviare liquidità ad una serie di banche greche seriamente sottocapitalizzate, spostandole in un programma di supporto di liquidità d’emergenza.
La Spagna ha venduto all’asta 2,5 miliardi di euro in titoli di stato; l’asta ha visto un’impennata del rendimento medio che ha acceso i timori per il settore bancario del paese.
L'euro è sceso contro il dollaro e lo yen, con EUR/USD in calo dello 0,05% a 1,2709 ed EUR/JPY in calo dello 0,02% a 102,13.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, seguita da un report sull’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia.
Durante la mattinata europea il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8009, il massimo da martedì; successivamente il cambio si è attestato a 0,8007, in salita dello 0,19%.
Supporto a 0,7949, minimo di mercoledì e di 3 anni e mezzo e resistenza a 0,8029, massimo di lunedì.
La sterlina è rimasta sotto pressione dopo il rapporto trimestrale di inflazione della BOE, nel quale la banca ha previsto che l’inflazione non scenderà nel breve termine e resterà invece al di sopra del target del 2% per un altro anno.
La BoE ha inoltre rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica, alimentando di timori per un nuovo intervento da parte della banca centrale per contrastare la recessione che ha interessato l’economia britannica.
Ma il sentimento sull’euro resta fragile, per via dei timori sull’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, in vista delle elezioni del prossimo mese che potrebbero vedere i partiti anti austerity al comando.
Inoltre la Banca Centrale Europea ha smesso di inviare liquidità ad una serie di banche greche seriamente sottocapitalizzate, spostandole in un programma di supporto di liquidità d’emergenza.
La Spagna ha venduto all’asta 2,5 miliardi di euro in titoli di stato; l’asta ha visto un’impennata del rendimento medio che ha acceso i timori per il settore bancario del paese.
L'euro è sceso contro il dollaro e lo yen, con EUR/USD in calo dello 0,05% a 1,2709 ed EUR/JPY in calo dello 0,02% a 102,13.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, seguita da un report sull’attività manifatturiera nell’area di Philadelphia.