Investing.com - L’euro è in salita contro il dollaro questo lunedì, staccandosi dal minimo degli ultimi due anni mentre si ferma l’impennata del dollaro tra le crescenti aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse statunitensi.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,22% a 1,2542, staccandosi dal minimo degli ultimi due anni di 1,2499 segnato venerdì.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,21% a 86,60, non lontano dal massimo di quattro anni di 86,79 registrato venerdì. La scorsa settimana l’indice ha segnato il dodicesimo aumento settimanale consecutivo, l’impennata più lunga dalla creazione dell’indice nel 1971.
La richiesta di dollaro continua ad essere sostenuta dopo il report migliore del previsto sull’occupazione statunitense che ha alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa decidere di alzare i tassi di interesse intorno alla metà dell’anno prossimo.
L’economia statunitense ha aggiunto 248.000 nuovi posti di lavoro a settembre, ben al di sopra delle aspettative di un incremento di 215.000 unità. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9%, il minimo dal luglio 2008.
La divergenza di opinioni circa la politica monetaria hanno spinto il dollaro contro l’euro e negli ultimi mesi, dal momento che la Banca Centrale Europea sembra intenzionata a mantenere una politica economica più accomodante, tra i timori per il peggioramento dell’inflazione e della crescita.
La BCE ha deciso di non implementare nuove misure di stimolo durante il vertice della scorsa settimana, dichiarando che aspetterà di vedere gli effetti delle ultime misure di stimolo sull’economia della regione.
Questa mattina, i dati hanno mostrato che gli ordinativi alle fabbriche tedesche si sono ridotti del 5,7% ad agosto, contro le aspettative di un calo del 2,5%. Si tratta della riduzione più grande dal 2009 ed ha alimentato i timori per le prospettive di crescita del terzo trimestre.
Il report è stato pubblicato sulla scia dei dati di venerdì che hanno rivelato un rallentamento maggiore di quanto inizialmente stimato dell’attività del settore dei servizi della zona euro a settembre, facendo temere che l’economia stia perdendo lo slancio.
L’euro è in leggero calo contro lo yen, con la coppia EUR/JPY giù dello 0,10% a 137,25.