Investing.com – Lo yen ha chiuso la settimana al massimo di due settimane contro il dollaro lo scorso venerdì, nei timori per il rallentamento della crescita in Cina e l’aumento delle tensioni tra Occidente e Russia per la questione dell’Ucraina.
Il cambio USD/JPY venerdì è sceso dello 0,44% a 101,34. Sulla settimana il cambio ha perso l’1,84%, il più grande calo trimestrale dallo scorso gennaio.
Supporto a 100,85 e resistenza a 101,87, massimo di venerdì.
Il sentimento degli investitori è stato colpito dopo i dati della Cina che hanno alimentato i timori sulla forza della seconda economia mondiale. Ieri il Premier cinese Li Keqiang ha avvertito che l’economia nel 2014 ha già affrontato “importanti sfide” nel 2014.
I timori per i problemi nel settore finanziario cinese hanno pesato sulla propensione al rischio, in seguito al primo default dei titoli di stato del paese.
Intanto, gli investitori restano cauti per l’aumento delle tensioni tra Russia e Occidente in vista del referendum che si terrà oggi nella Crimea ora occupata da forze militari a favore della Russia e che interrogherà i cittadini sull’eventuale annessione alla Russia.
Il referendum è stato definito “illegale” da Kiev e dall’Occidente.
Negli USA i dati di venerdì hanno mostrato che il sentimento dei consumatori è sceso inaspettatamente a marzo.
In un report preliminare l’Università del Michigan ha dichiarato che l’indice del sentimento dei consumatori è sceso a 79,9 questo mese, da una lettura di 81,6 a febbraio, contro le aspettative di un aumento a 82,0.
L’euro ha recuperato le perdite contro lo yen lo scorso venerdì, con il cambio EUR/JPY in calo a 141,02 alla chiusura, prima di scendere a 140,45.
La moneta unica è rimasta sotto pressione dopo che il Presidente della Banca Centrale Mario draghi ha dichiarato giovedì che l’euro più forte sta pesando sull’inflazione.
Draghi ha dichiarato che la forza dell’euro stava diventando sempre più importante per la valutazione della stabilità dei prezzi, indicando una crescita dei timori che l’apprezzamento dell’euro potesse pesare sulla fragile ripresa dell’area dell’euro.
Nella prossima settimana sono attesi i dati sulle vendite al dettaglio e sul sentimento dei consumatori. Gli investitori attendono inoltre l’annuncio di politica monetaria della Federal Reserve. La banca pubblicherà le previsioni economiche. Il Giappone rilascerà i dati sulla bilancia commerciale.
In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati.
Lunedì 17 marzo
Gli USA rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera dell’Empire State, nonché un report sulla produzione industriale e sulle transazioni di obbligazioni a lungo termine.
Martedì 18 marzo
Gli USA produrranno i dati sull’inflazione al consumo, oltre ai report sulle concessioni edilizie e sui nuovi cantieri.
Mercoledì 19 marzo
Il Giappone pubblicherà i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra importazioni ed esportazioni. Intanto il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda parlerà durante un evento a Tokio; le sue dichiarazioni saranno seguite con attenzione.
La Federal Reserve annuncerà il tasso di interesse dei fondi federali e pubblicherà le previsioni economiche per la crescita e l’inflazione. La dichiarazione della Fed sarà seguita da una conferenza stampa con la presidente Janet Yellen.
Giovedì 20 marzo
Il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda parlerà durante un evento a Tokio.
Gli USA produrranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati sulle vendite di case esistenti e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Venerdì 21 marzo
I mercati resteranno chiusi in Giappone per festa nazionale.