Investing.com – Il dollaro è stabile contro lo yen questo lunedì, con i timori per la crescita globale che spingono la richiesta di valuta rifugio, nonostante i dati deludenti sul Pil giapponese che hanno limitato i guadagni dello yen.
Nella prima mattinata europea, il cambio USD/JPY ha toccato 78,36 il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 78,30, in salita dello 0,05%.
Supporto a breve termine a 77,90 minimo del 1° agosto e resistenza a 78,63, massimo dello scorso venerdì.
I dati ufficiali hanno mostrato che l’economia nipponica è cresciuta dello 0,3% nel trimestre a giugno, solo la metà dello 0,6% previsto, dopo un aumento dell’1,2% nel primo trimestre; le esportazioni sono scese per via della crisi del debito della zona euro.
I dati hanno alimentato le speculazioni che la Banca del Giappone possa segnalare un allentamento monetario per sostenere la crescita, mentre gli investitori attendono i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della banca atteso per martedì.
La settimana scorsa la Banca del Giappone ha lasciato invariato il piano di acquisto di 70 mila miliardi di yen, ed ha tenuto invariati i tassi tra lo zero e lo 0,1%, un una decisione ampiamente prevista.
Il PIL del Giappone ha alimentato i timori sul rallentamento dell’economia globale, dopo i dati cinesi che hanno mostrato che le esportazioni cinesi sono salite solo dell’1% annuo a luglio, contro l’aumento dell’11,3% di giugno, mentre le importazioni sono salite del 4,7% annuo contro il 6,3% a giugno.
Intanto il sentimento è rimasto mediamente supportato dalle speranze che la BCE possa presto intervenire per allentare la morsa della crisi del debito in Europa.
Lo yen è stabile anche contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,06% a 96,23.
Nel corso della giornata non sono attesi dati importati né dagli Usa né dalla zona euro; gli investitori attendono i dati USA sulle vendite e sull’inflazione nel corso della settimana.
Nella prima mattinata europea, il cambio USD/JPY ha toccato 78,36 il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 78,30, in salita dello 0,05%.
Supporto a breve termine a 77,90 minimo del 1° agosto e resistenza a 78,63, massimo dello scorso venerdì.
I dati ufficiali hanno mostrato che l’economia nipponica è cresciuta dello 0,3% nel trimestre a giugno, solo la metà dello 0,6% previsto, dopo un aumento dell’1,2% nel primo trimestre; le esportazioni sono scese per via della crisi del debito della zona euro.
I dati hanno alimentato le speculazioni che la Banca del Giappone possa segnalare un allentamento monetario per sostenere la crescita, mentre gli investitori attendono i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria della banca atteso per martedì.
La settimana scorsa la Banca del Giappone ha lasciato invariato il piano di acquisto di 70 mila miliardi di yen, ed ha tenuto invariati i tassi tra lo zero e lo 0,1%, un una decisione ampiamente prevista.
Il PIL del Giappone ha alimentato i timori sul rallentamento dell’economia globale, dopo i dati cinesi che hanno mostrato che le esportazioni cinesi sono salite solo dell’1% annuo a luglio, contro l’aumento dell’11,3% di giugno, mentre le importazioni sono salite del 4,7% annuo contro il 6,3% a giugno.
Intanto il sentimento è rimasto mediamente supportato dalle speranze che la BCE possa presto intervenire per allentare la morsa della crisi del debito in Europa.
Lo yen è stabile anche contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,06% a 96,23.
Nel corso della giornata non sono attesi dati importati né dagli Usa né dalla zona euro; gli investitori attendono i dati USA sulle vendite e sull’inflazione nel corso della settimana.