Investing.com – Il dollaro USA è vicino al massimo pluriennale contro lo yen questo lunedì, dopo i dati di venerdì che hanno mostrato lo scorso mese che l’economia statunitense ha aggiunto più posti di lavoro rispetto al previsto.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 96,25, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 96,05, in salita dello 0,02%.
Supporto a 94,77, minimo di venerdì e resistenza a breve termine a 96,60, massimo di venerdì e di tre anni e mezzo.
L’economia statunitense ha segnato 236.000 nuovi posti di lavoro lo scorso venerdì, sopra le aspettative di un aumento di 160.000. Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,7%, il minimo dal dicembre 2008, rispetto al 7,9% di gennaio.
I dati positivi hanno alimentato la speculazione verso una conclusione anticipata del programma di allentamento della Federal Reserve, spingendo la domanda per il dollaro.
Lo yen è rimasto sotto pressione con le aspettative verso misure di allentamento più aggressive da parte della Banca del Giappone che restano invariate.
Stamane il nuovo governatore della BoJ Haruhiko Kuroda ha dichiarato che farà “tutto il necessario” per combattere la deflazione e raggiungere l’obiettivo di bilancio del 2,0% adottato dalla banca centrale a gennaio.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,15% a 125,00.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che gli ordinativi core sono scesi del 13,1% a gennaio, molto più del calo del 2,0% che gli economisti avevano previsto; inoltre si tratta del primo calo in 4 mesi.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 96,25, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 96,05, in salita dello 0,02%.
Supporto a 94,77, minimo di venerdì e resistenza a breve termine a 96,60, massimo di venerdì e di tre anni e mezzo.
L’economia statunitense ha segnato 236.000 nuovi posti di lavoro lo scorso venerdì, sopra le aspettative di un aumento di 160.000. Il tasso di disoccupazione è sceso al 7,7%, il minimo dal dicembre 2008, rispetto al 7,9% di gennaio.
I dati positivi hanno alimentato la speculazione verso una conclusione anticipata del programma di allentamento della Federal Reserve, spingendo la domanda per il dollaro.
Lo yen è rimasto sotto pressione con le aspettative verso misure di allentamento più aggressive da parte della Banca del Giappone che restano invariate.
Stamane il nuovo governatore della BoJ Haruhiko Kuroda ha dichiarato che farà “tutto il necessario” per combattere la deflazione e raggiungere l’obiettivo di bilancio del 2,0% adottato dalla banca centrale a gennaio.
Lo yen è in calo contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,15% a 125,00.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che gli ordinativi core sono scesi del 13,1% a gennaio, molto più del calo del 2,0% che gli economisti avevano previsto; inoltre si tratta del primo calo in 4 mesi.