Investing.com - Il dollaro è pressoché invariato contro le altre principali valute questo mercoledì, oscillando vicino al massimo di sette mesi tra le crescenti aspettative di un aumento dei tassi di interesse USA entro la fine dell’anno.
Il cambio USD/JPY è stabile a 123,12, restando vicino al massimo di tre mesi di 123,61 registrato venerdì.
Il biglietto verde resta supportato in seguito ai dati sull’occupazione USA della scorsa settimana che hanno alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse in occasione del vertice di dicembre.
Venerdì il Dipartimento per il Lavoro ha reso noto che l’economia USA ha creato 271.000 nuovi posti di lavoro il mese scorso, molto più dei 180.000 previsti dagli economisti ed il massimo da dicembre.
Il tasso di disoccupazione è sceso al minimo di sette anni e mezzo del 5,0%.
Il cambio EUR/USD è pressoché invariato a 1,0717, staccandosi dal minimo di sette mesi di 1,0672 segnato nella seduta precedente.
L’euro resta sotto pressione dopo la notizia riportata lunedì da Reuters secondo cui la Banca Centrale Europea potrebbe tagliare ulteriormente il tasso di deposito durante il vertice di dicembre.
Intanto, il dollaro scende contro la sterlina, con la coppia GBP/USD su dello 0,40% a 1,5178 ed è stabile contro il franco svizzero, ocn il cambio USD/CHF a 1,0063.
Questa mattina, l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il tasso di disoccupazione è sceso al 5,3% nel trimestre terminato a settembre, il minimo dal trimestre conclusosi nell’aprile del 2008. Gli economisti avevano previsto che il tasso di disoccupazione restasse invariato al 5,4%.
Il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione è salito di 3.300 unità ad ottobre, rispetto alle previsioni di un aumento di 1.500 unità.
Gli stipendi, inclusi i bonus sono aumentati del 3,0% nel trimestre terminato a settembre, secondo l’ONS, in linea con l’aumento del trimestre precedente e meno del 3,2% previsto.
Escludendo i bonus, gli stipendi sono aumentati del 2,5%, al di sotto del previsto aumento del 2,7% e dopo l’incremento del 2,8% del trimestre conclusosi ad agosto.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD che sale dello 0,39% a 0,7057 ed il cambio NZD/USD su dello 0,46% a 0,6560.
Nel Report Biennale sulla Stabilità Finanziaria, la Reserve Bank of New Zealand ha dichiarato che “c’è meno necessità di un allentamento monetario per compensare l’impennata degli spread dei finanziamenti”.
Questa mattina, la Westpac Banking Corporation ha dichiarato che la fiducia dei consumatori in Australia è salita del 3,9% questo mese, dopo l’aumento del 4,2% ad ottobre.
Il cambio USD/CAD scende dello 0,10% a 1,3261, vicino al massimo di un mese di 1,3316 segnato venerdì.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è pressoché invariato a 99,25, non lontano dal massimo di sette mesi di ieri di 99,60.